Laura Boldrini, dietrofront su tagli Camera: “Non credo a politica gratis”

Laura boldrini, dietrofront su tagli camera: “non credo a politica gratis” (Foto Lapresse)

ROMA – Laura Boldrini, paladina dei proclami anti-casta ammette la sconfitta e fa marcia indietro sui tagli al Palazzo: “Non credo all’idea della politica gratis” ha scritto su Twitter la presidente della Camera, dopo aver riconosciuto: “Costi della Camera: facile fare proclami, più difficile trovare soluzioni. Lavoro complesso in corso”.

Proprio lei che poche ore dopo essersi insediata sul più alto scranno di Montecitorio, aveva giurato di ridursi del 30% la sua indennità insieme al suo omologo al Senato Pietro Grasso, sembra quasi ritrattare.

“Sui costi della Camera importanti anche scelte simboliche. Ho rinunciato a voli di Stato. Mi sposto come tutti: aerei low cost, treno e auto”. Ma contro il muro di gomma dei sindacati dei dipendenti della Camera, contrari ad ogni riduzione dello stipendio, nulla ha potuto.

Alcune settimane fa la democratica Marina Sereni, sua vice alla Camera aveva riferito sulle trattative con i dipendenti, ridimensionando di gran lunga le aspettative:

“Il comitato ha lavorato intensamente e sa che c’è la necessità di riformare secondo principi di maggior rigore finanziario un sistema retributivo che appare, nei difficili tempi che stiamo vivendo, ormai non più integralmente difendibile. E’ opinione del Comitato che non si possa vivere di solo rigore e di soli tagli anche perché in Parlamento da troppo tempo ormai si deve convivere con un contesto di continua emergenza che non consente di svolgere serenamente il proprio lavoro”.

Infine Sereni rimandava: le indennità  “di funzione”, ” contrattuali”, “di rischio”, “meccanografica” e di “immissione dati” non saranno al momento toccate. Si vedrà in seguito. Con il dietrofront di Laura Boldrini si chiude definitivamente la stagione degli spot anti-casta?