Continua l’odissea del ddl lavoro, e torna l’arbitrato scelto preventivamente

Pubblicato il 29 Settembre 2010 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA

Continua l’odissea del ddl Lavoro, l’unica legge finora rinviata alle Camere dal presidente della Repubblica in questa legislatura. Il Senato ha cambiato di nuovo le norme sull’ arbitrato come strada alternativa nelle controversie sul lavoro, che erano state oggetto dei rilievi del Quirinale. Il provvedimento, che contiene norme importanti sui licenziamenti, sui lavori usuranti, sull’apprendistato e sugli incentivi all’occupazione, torna in settima lettura a Montecitorio.

Ecco le modifiche portate dal Senato e le altre norme contenute nel provvedimento.

ARBITRATO SI SCEGLIE PREVENTIVAMENTE: E’ stato cassato il testo della Camera che recepiva un emendamento del Pd secondo il quale si poteva ricorrere all’arbitrato solo per le controversie di lavoro già insorte. Ora e’ ritornato il concetto per cui il lavoratore decide se ricorrere all’arbitrato preventivamente, e non quando insorge una controversia.

LA SCELTA DOPO IL PERIODO DI PROVA: rimane il testo della Camera, la scelta, se ricorrere o meno all’arbitrato, non potra’ avvenire prima della conclusione del periodo di prova, ove previsto, oppure se non siano trascorsi almeno 30 giorni dalla data di stipulazione del contratto di lavoro.

ESCLUSO L’ARBITRATO SUI LICENZIAMENTI: rimane il testo della Camera che esclude le controversie relative al licenziamento tra quelle che riguardano l’arbitrato. Per i licenziamenti, dunque, resta l’obbligo di ricorrere al giudice del lavoro. Confermata quindi una norma che era stata gia’ apprezzata dai sindacati, anche se giudicata insufficiente dalla Cgil.

ANCHE LICENZIAMENTI NON VALIDI VANNO IMPUGNATI: passa un emendamento del relatore Maurizio Castro (Pdl), che stabilisce che anche ”nei casi di invalidita’ del licenziamento” esso dovra’ essere impugnato ”entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione in forma scritta”. Secondo Castro i licenziamenti ”invalidi” sono, ad esempio, quelli che non contengono la motivazione.

ELIMINATO ILLECITO PENALE SU AMIANTO NAVI: torna l’articolo sull’amianto nei navigli di Stato. Passa un emendamento del senatore del Pdl Filippo Saltamartini che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro annui per i risarcimenti alle vittime, assimila coloro che hanno perso la vita alle ‘vittime del dovere’ ed elimina l’eventuale illecito penale che colpiva i comandanti delle navi senza voler pregiudicare i risarcimenti.

APPRENDISTATO A 15 ANNI VALE COME ULTIMO ANNO SCUOLA DELL’OBBLIGO. Possibilita’ di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico, fissato a 16 anni, anche con l’apprendistato, che quindi varra’ per i 15enni come stare in classe.

DELEGA PER LAVORI USURANTI, CRITERI PRIORITA’ PENSIONAMENTO. Una clausola di salvaguardia per il pensionamento anticipato (minimo 57 anni di eta’ e 35 di contributi) dei lavoratori impiegati in attivita’ usuranti, come i dipendenti notturni o gli addetti alla ‘linea di catena’.

RIFORMA AMMORTIZZATORI. Dopo 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, il governo esercita le deleghe sulla riforma degli ammortizzatori sociali per il riordino degli strumenti a sostegno del reddito, cosi’ come dei servizi per l’impiego, degli incentivi all’occupazione e dell’apprendistato e, piu’ in particolare, dell’occupazione femminile.

PROCESSI LAVORO. I processi del lavoro tornano ad essere gratuiti. Nei casi di violazione nella trasformazione del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato, il datore di lavoro dovra’ risarcire il lavoratore con una indennita’ onnicomprensiva fissata tra 2,5 a 12 mensilita’.

BORSA NAZIONALE LAVORO, ANCHE CURRICULA LAUREATI ON-LINE. Rafforzata la Borsa nazionale del lavoro, con l’inserimento on-line anche dei curricula degli studenti da parte dell’Ateneo per i dodici mesi successivi alla laurea; prevista anche la pubblicazione telematica dei bandi e dei concorsi della Pa, oltre ai dati relativi ad assunzione, proroga, trasformazione o cessazione dei rapporti di lavoro.

CASELLARIO CENTRALE INFORTUNI. Al via l’organizzazione del Casellario centrale degli infortuni, in capo all’Inail.

SINO A TRE ANNI PER DOMANDE ALBO ARTIGIANI. Passa da due a tre anni l’efficacia delle domande di iscrizione e cancellazione dall’albo delle imprese artigiane da comunicare all’Inps.