Lavoro, Cicchitto: “Il governo presenti un decreto”

Pubblicato il 22 Marzo 2012 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''La ragionevolezza e anche l'esigenza di fare un provvedimento dotato di una consistenza innovativa deve spingere il governo a presentarlo sotto forma di decreto tenendo fermo il punto fondamentale sulla flessibilita' in uscita''. A rivolgere l'appello al governo e' il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.

''Diversamente da cio' che affermano la CGIL e alcuni settori del PD – osserva Cicchitto – la riscrittura dell'art. 18 fatta dal Governo e' fondata su una mediazione che pone problemi a tutte le forze sociali. Infatti l'innovazione sulla flessibilita' in uscita, rappresentata da un corrispettivo monetario in caso di licenziamento per motivi economici, e' accompagnata da un' innovazione per la flessibilita' in entrata che penalizza o elimina varie figure di lavoro a tempo determinato e che quindi e' destinata a creare seri problemi alle piccole imprese''.

''In tutto cio' – aggiunge – c'e' un equilibrio che puo' essere accettato per favorire la mediazione sociale e politica. Invece la rimessa in discussione del modo con cui il progetto tratta i licenziamenti per ragioni economiche comporterebbe la rimessa in questione anche delle modalita' riguardanti il primo tipo di flessibilita', quello in entrata. In sostanza si corre il rischio di mettere in questione tutta la logica del provvedimento''.

''Allora – conclude – la ragionevolezza e anche l'esigenza di fare un provvedimento dotato di una consistenza innovativa deve spingere il governo a presentarlo sotto forma di decreto tenendo fermo il punto fondamentale sulla flessibilita' in uscita''.