Lavoro Sud, 140 milioni per il credito d’imposta: intesa governo-Regioni

Pubblicato il 10 Maggio 2012 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 10 MAG – Intesa raggiunta tra Regioni e Governo, in Conferenza Stato-Regioni, sullo schema di decreto per l’attuazione del credito d’imposta per favorire lavoro stabile nelle Regioni del Sud.

Lo hanno reso noto il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca e il viceministro al Lavoro Michel Martone. ”Hanno diritto al credito d’imposta – ha spiegato Barca – le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori ‘svantaggiati’ o ‘molto svantaggiati”’. I fondi a disposizione sono oltre 140 milioni di euro.

”Il decreto – ha spiegato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo – rientra nel Piano d’Azione e di Coesione concordato tra il Governo e le Regioni. Le Regioni che avranno le risorse per farlo, potranno incrementare i fondi già previsti. Il risultato ci vede soddisfatti”. Beneficiari del credito d’imposta saranno tutti i datori di lavoro che, nel periodo compreso tra metà maggio 2011 e metà maggio 2013, incrementeranno il numero di lavoratori a tempo indeterminato nelle Regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Danno diritto al credito d’imposta le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori ‘svantaggiati’ o ‘molto svantaggiati’ che rientrano in queste categorie: chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale, lavoratori che hanno superato i 50 anni di eta’, adulti che vivono soli con una o piu’ persone a carico, ecc. I lavoratori ‘molto svantaggiati’ sono considerati coloro che non hanno un lavoro da almeno 24 mesi.

Il credito d’imposta è concesso nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei 12 mesi successivi all’assunzione. Qualora l’aumento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato riguardi lavoratori ‘molto svantaggiati’ il credito d’imposta e’ concesso nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei 24 mesi successivi all’assunzione.