Lega, 35 ribelli espulsi: scoppia la rissa. Ceffoni tra militanti

Pubblicato il 13 Aprile 2013 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA

PADOVA – Spintoni e ceffoni tra i militanti della Lega e alcuni componenti del consiglio nazionale veneto, che ha decretato 35 espulsioni nell’assemblea di Noventa Padovana. I militanti hanno approfittato dell’uscita del governatore Luca Zaia, che ha confermato i provvedimenti manifestando disaccordo, per entrare nella sede a Padova sorprendendo così il consiglio. Immediatamente si è scatenata la rissa. I militanti dissidenti che contestano il segretario nazionale Flavio Tosi sono riusciti ad entrare nella sede e si è scatenato il parapiglia con spintoni urla e insulti tra leghisti pro e contro Tosi.

Da parte dei dissidenti, tra i quali appunto i 35 espulsi per le contestazioni della scorsa settimana a Pontida, non sono mancati gli insulti rivolti al segretario: “Venduto, venduto”. “Buffone, buffone”, “Traditore, traditore”. Alla fine è tornata la calma e i contestatori sono usciti dalla sede.

E dopo il giallo sul nuovo partito di Bossi, da Rovigo Roberto Maroni ha comunque confermato la linea: “Dopo la Lombardia vinceremo anche in Friuli, perché siamo riusciti a fare pulizia e continueremo a farla. Se qualcuno ha sbagliato pagherà le conseguenze”. Il segretario della Lega Nord ha parlato del coinvolgimento dei consiglieri regionali uscenti del Fvg nell’inchiesta della Procura di Trieste sui rimborsi dei gruppi consiliari.