Lega: le “tangenti al Vaticano” e la società svizzera sparita di Belsito

Pubblicato il 3 Maggio 2012 - 09:31| Aggiornato il 25 Settembre 2016 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Secondo Fiorenza Sarzanini del ‘Corriere della Sera’ agli atti dell’inchiesta sulla Lega nord c’è un video in cui si vedrebbe un sacerdote, che preleva soldi con un bancomat di Stefano Bonet (l’uomo che avrebbe investito i soldi del Carroccio in Tanzania e a Cipro) subito dopo una riunione tra lo stesso Bonet, e altri alti prelati. Secondo gli inquirenti, scrive ‘Il Corriere della Sera’, i soldi che stava ritirando il sacerdote sarebbero stati una tangente versata da Bonet al Vaticano per assicurarsi degli appalti. In particolare, secondo Fiorenza Sarzanini che riporta alcune intercettazioni agli atti dell’inchiesta, si tratterebbe di appalti per la costruzione di tutta una rete di “123mila cliniche nel mondo sotto il controllo del Vaticano”.

Le indagini sull’ex tesoriere della Lega nord, Francesco Belsito, dunque, prendono diverse strade. Oltre a quella dei presunti legami con il Vaticano e con la ‘ndrangheta, i magistrati indagano anche sul mistero della società svizzera dello stesso Belsito, la “Anexo Consulting Sagl” di Lugano, che sarebbe magicamente “sparita” non appena in Italia scoppiò lo scandalo Lega, nel febbraio di quest’anno.

La “Anexo Consulting Sagl” era stata chiamata in causa nel corso degli interrogatori dal consulente legale Bruno Mafrici, indagato anche lui con Francesco Belsito nell’inchiesta sul riciclaggio della cosca De Stefano. Il sospetto del pm è che la “Anexo” sia stata utilizzata sia dalla Lega, sia dalla criminalità organizzata che doveva riciclare denaro proveniente da attività illecita.

Scrive ‘La Stampa’: l’amara verità scoperta dagli inquirenti reggini è che la “Anexo” il 22 febbraio scorso è stata messa in liquidazione. A febbraio, cioè dopo che il Secolo XIX aveva fatto esplodere lo scandalo degli investimenti a Cipro e in Tanzania della Lega di Francesco Belsito. E Luca Serri di Chiasso, nominato socio liquidatore, è socio a sua volta di Aldo Garbagnati. Ambedue amici di Mafrici.