Lega: “Stiffoni è stato espulso”. Pm: “Prelevava soldi dal Senato”

Pubblicato il 30 Aprile 2012 - 19:16 OLTRE 6 MESI FA

Piergiorgio Stiffoni (Lapresse)

MILANO – Il senatore Piergiorgio Stiffoni, che si era già autosospeso dalla Lega Nord, ”è stato messo fuori” e quindi sostanzialmente ”espulso” dal Consiglio Federale: lo ha riferito Roberto Maroni lasciando la sede di via Bellerio. Al Consiglio Federale, ha spiegato Maroni, ”è stato preso atto dell’autosospensione del senatore Stiffoni ed è stata decisa la cancellazione dal libro dei soci ordinari militanti, il che equivale tecnicamente all’espulsione”.

La riunione del Consiglio Federale della Lega Nord, ha poi aggiunto Maroni, ”ha deciso di stanziare 3 milioni di euro recuperati da alcuni fondi da mettere a disposizione delle sezioni e dei militanti, e in parte per continuare il rimborso di chi è stato vittima di Credieuronord”.

Piergiorgio Stiffoni avrebbe utilizzato un conto che serve di norma per rimborsare le spese dei senatori, per effettuare operazioni ”sospette” come l’emissione di assegni circolari e una serie di prelievi in contanti. Le operazioni ”sospette” emergono dalle indagini dai pm di Milano sui fondi del Carroccio. Gli inquirenti valutano la posizione di Stiffoni e non e’ esclusa una eventuale contestazione di peculato, perche’ si tratta di soldi pubblici.

Al senatore Stiffoni, secondo quanto risulta dalle indagini dei pm di Milano, la Lega Nord aveva dato la delega ad operare sul conto, acceso presso la Bnl, su cui confluiscono soldi pubblici di pertinenza del Senato e che devono andare a coprire le spese dei senatori e in questo caso di quelli del gruppo del Carroccio.

Stiffoni avrebbe così gestito, tra il 2010 e il 2011, in modo “sospetto” secondo le prime analisi degli investigatori, tra i 3 e i 4 milioni di euro di fondi pubblici. Stando alle indagini del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dei pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, Stiffoni avrebbe effettuato una serie di operazioni “anomale” su quel conto, movimentando assegni e facendo prelievi. Operazioni sui cui ci sono state anche delle segnalazioni da parte dell’Uif di Bankitalia, ora agli atti della Procura.