Il padre era arrivato in Italia dall’Albania in clandestinità; espulso, è poi tornato con un regolare permesso di soggiorno. Lei, Edlira Mamutaj, 23 anni, laureanda in giornalismo, è diventata l’addetta stampa della Lega Nord in Toscana.
La sua biografia non le ha impedito di diventare portavoce del Carroccio nelle battaglie contro gli immigrati clandestini, così come a favore del federalismo. Con l’avanzata della Lega sotto la linea del Po, il Carroccio accoglie migranti tra le sue fila anche in Toscana. A Pietrasanta, ha candidato alle comunali Tahani Alkhouri, 49 anni, giordano. E il partito pensa anche ad aiutare gli extracomunitari: nella vicina Massa, un pool di avvocati leghisti ha aperto uno sportello di assistenza legale. Per Edlira, nulla di cui sorprendersi. «Per quanto se ne può dire, il Carroccio non è contro gli immigrati – osserva -, non vuole, giustamente, che in Italia ci siano clandestini… Mio padre? Lui, quando venne preso e gli venne dato il foglio di via, se ne tornò in Albania».
Parla con grande rispetto del padre sottolineando ciò che lo distingue dagli «immigrati che la Lega vuol mandare a casa, quelli che delinquono e che non lavorano. Il partito di Bossi è contro chi rifiuta l’integrazione e non rispetta le leggi italiane». Il padre di Edlira tornò con un regolare permesso di lavoro, grazie ad alcuni parenti. Nel 2000 ha ottenuto il ricongiungimento e ha fatto venire in Italia la moglie e i due figli, fratello e sorella. Edlira aveva 14 anni, ha studiato, si é iscritta all’università: oggi collabora con il giornale di partito La Padania e lavora con Marco Gargini nell’ufficio stampa del Carroccio. Il suo e quello della sua famiglia è un perfetto esempio di integrazione. «La Lega Nord non è razzista e dà ascolto a quelli come noi. È anche per questo motivo che io mi sono trovata subito bene con i leghisti».
Edlira, che parla un italiano perfetto con accento fiorentino, si sorprende dello stupore altrui. «Io voglio dare voce a quelle persone che vengono in Italia per integrarsi e che parlano la nostra lingua – spiega -. Questo vuole la Lega, nell’interesse degli stessi immigrati e nell’interesse degli italiani. Lavoro per far crescere la Lega: con lei crescono anche le aspettative di tutte quelle persone come me». La giovane albanese ha un sogno: «Diventare giornalista e poter raccontare le storie vere dei partiti. Anche sulla Lega si dicono raccontano tante, forse troppe, inesattezze».