Ddl stabilità, pressing su Monti: “Giù tasse”. Bersani: “Ci sarà accordo”

Pubblicato il 24 Ottobre 2012 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA
Legge di stabilità, pressing dei partiti su Mario Monti (Foto LaPresse)

ROMA – Pd e Pdl in pressing su Mario Monti per modificare la legge di stabilità. Il Pdl, con Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, preme per evitare l’aumento dell’Iva previsto a luglio e chiede a Monti di abbassare le tasse; il Pd critica tutto l’impianto della nuova finanziaria e chiede modifiche sostanziali. Nella mattina del 24 ottobre il Pdl, con Alfano e Renato Brunetta, presentano le proposte alternative. Pier Luigi Bersani incontrerà per ultimo Mario Monti per ulteriori pressioni ma il segretario del Pd si dice fiducioso: “Il governo di Monti arriva, arriva (a fine legislatura, ndr). Domani troveremo l’accordo sul ddl stabilità. Discutiamo, diremo la nostra, ma alla fine non è certo in dubbio la stabilità del governo”.

Monti, dal canto suo, dice: “Restiamo aperti a possibili miglioramenti della legge di stabilità, ma finora non sono arrivate proposte alternative migliori rispetto all’impianto messo a punto dal governo”.

A palazzo Chigi ripetono che, eccezion fatta per l’ineludibile ”paletto” dei saldi che devono necessariamente restare invariati, il governo non ha intenzione di erigere ”barricate” nel dialogo aperto con le forze politiche. Tuttavia, con la stessa franchezza, si difende la ”logica economica” della legge, sottolineandone la coerenza con gli obiettivi di ”equità” che il governo si era dato a inizio mandato.

Ma lo scontro frontale tra il governo e la maggioranza Abc è in particolare con il Partito democratico. “Non posso essere d’accordo, siamo interessati al confronto delle analisi perché a noi non risulta che il 99% dei contribuenti ci guadagni”, ha detto Pier Luigi Bersani dopo che il ministro Vittorio Grilli ha esaltato gli effetti del provvedimento.