ROMA – Via i capilista bloccati e le pluricandidature. Su queste modifiche si è concretizzata l’ultima intesa tra Pd, M5S, Forza Italia e Lega alla ripresa dei lavori in Commissione Affari Costituzionali per la legge elettorale.
Il nuovo testo del Tedescum, come è stata ribattezzata la legge ispirata al modello vigente in Germania, prevede che in ciascuna circoscrizione saranno eletti prima i vincitori dei collegi, poi i nomi inseriti nel listino bloccato.
Un altro punto su cui si è raggiunto l’accordo è quello sull’emendamento Ferrari, che riduce i collegi uninominali del testo Fiano, portandoli da 303 a 225 e ricalcandoli sui collegi per il Senato previsti dal vecchio Mattarellum. L’escamotage servirebbe a risolvere il problema dei vincitori sopranumerari dell’uninominale che rischierebbero di non avere un seggio in Parlamento.
Da oggi il voto in commissione alla Camera, per chiudere entro lunedì e passare in Aula.
Il capogruppo Pd Ettore Rosato, parlando con i giornalisti a margine dei lavori, ha spiegato che “ci sarà un rispetto della parità di genere” nella proporzione 40-60. Tra le altre novità figurano la “semplificazione della raccolta firme”, l’eliminazione del capolista bloccato, il no al voto disgiunto e alle pluricandidature. “Il numero delle circoscrizioni passa a 28 e i listini vanno da 2 a 6”, ha aggiunto l’esponente Pd.