Legge elettorale, Berlusconi cambia idea: “Basta nominati dall’alto”
ROMA – Stavolta è Silvio Berlusconi a parlare di legge elettorale, con un inedito cambio di strategia sulle preferenze. A palazzo Grazioli, nella riunione con il Pdl di mercoledì, si discuteva proprio di una nuova legge che magari possa essere condivisa dall’Udc di Casini. Il Porcellum fino ad ora andava bene, con i listini bloccati e il premio di maggioranza.
Ora non più. C’è da corteggiare Casini e l’Udc in vista di probabili e prossime elezioni, e poi c’è anche il referendum sulla legge attuale: la raccolta di firme rischia pericolosamente di raggiungere la quota necessaria per ammettere il quesito. Meglio intervenire d’anticipo allora. Spiega Berlusconi stesso al Corriere: “Stiamo ragionando su una formula che ridia ai cittadini la possibilità di scegliere i propri eletti, che oggi invece sono nominati dall’alto”.
La legge elettorale potrebbe quindi essere il terreno su cui misurare il riavvicinamento Pdl-Udc. E c’è chi da tempo lavora ai fianchi per il ritorno della vecchia alleanza. Qualche giorno fa alcuni rappresentanti dei due partiti si sono trovati a cena a casa del vicepresidente del Csm, Michele Vietti, di simpatie scudocrociate. Per ora una cena tra piemontesi, coordinatori regionali, assessori locali. Per ora.