Legge elettorale, Bindi: “Bersani sbaglia, così cittadini espropriati”

Pubblicato il 29 Marzo 2012 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Questo accordo, se resta cosi', espropria i cittadini, che non sceglieranno i parlamentari, non voteranno per la coalizione: e' la tomba del bipolarismo e non dara' stabilita' al governo del Paese''. E' quanto afferma a Repubblica Rosy Bindi che boccia la bozza anti-porcellum: ''un sistema cosi' produce instabilita' e porta alle Larghe intese. Se ne avvantaggiano Udc e Pdl, ma non il Pd''.

''Innanzitutto – spiega Bindi -, e' da dimostrare che con collegi grandi come due province e liste bloccate si restituisca la scelta dei parlamentari. Secondo me, no''.

Inoltre, prosegue, ''questa ipotesi di riforma chiede all'elettore di votare il partito non la coalizione. Torniamo ai partiti con le mani libere in un momento di crisi enorme della vita dei partiti. Cosi' si mette a rischio il bipolarismo. Non abbiamo grandi partiti, i principali non raggiungono insieme il 50% dei voti e non possono mai costituire l'ossatura di un bipolarismo certo e sicuro. In Italia il bipolarismo o e' di coalizione o non e'. L'idea di un premio di maggioranza al partito principale da' un piccolo vantaggio, ma non stabilita' al sistema che diventerebbe multipolare''.

Con eventuali Larghe intese, osserva Bindi, ''il Pdl che prevede di perdere, ha la possibilita' di pareggiare. Ma dove sta il vantaggio per il Pd?''. Alla domanda se cosi' si smarchi dal segretario Bersani, la presidente del Pd replica: ''Non vorrei che puntando a Berlino ci ritrovassimo a Weimar''. Infine, Bindi bacchetta il premier.

''Da Monti un cedimento populistico basato sui sondaggi non me l'aspettavo. I partiti pero' devono riscattarsi mentre questo accordo sulla legge elettorale e' il frutto contraddittorio di una rassegnazione''.