Legge elettorale, Calderoli: “Sistema romano-tedesco, non ci sto”

Pubblicato il 29 Marzo 2012 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Se le riforme sono serie, ci stiamo. Se la legge elettorale e' il sistema tedesco, ci stiamo. Se e' un sistema romano-tedesco, no. Perche' in Italia, lasciatemelo dire che me ne intendo, prima si fanno i trucchi e poi le leggi. Anche il Porcellum era molto meno porcello dei trucchi che ci hanno fatto sopra''. E' quanto afferma alla Stampa Roberto Calderoli, padre dell'attuale legge elettorale, secondo cui, sulle riforme, ''per ora si getta fumo negli occhi. quando la politica e' in difficolta' si inventa sempre qualche pantomima, ma credo che alla fine non si fara' nulla''.

Riguardo alla bozza anti-porcellum, Calderoli osserva: ''Si fa un listone, si obbligano gli altri a farne uno loro, si imbarca chiunque. Cosi' i nostri elettori non scelgono il deputato, non scelgono neanche il partito, tantomeno scelgono il premier, e non c'e' neppure un programma. Ma che bel capolavoro!''.

''Non capisco piu' Alfano – commenta poi Calderoli sull'atteggiamento del segretario Pdl -, cancella il bipolarismo, cioe' il berlusconismo''. ''E poi – aggiunge – mi suona cosi' strano un vertice tenuto a Montecitorio nella stanza di Berlusconi senza Berlusconi. Io mica faccio le riunioni nella stanza di Bossi''.