Legge elettorale, terzo lodo Calderoli: premio di maggioranza al 54% dei seggi. Zanda: “Numeri sbagliati”

Pubblicato il 21 Novembre 2012 - 16:07 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Calderoli

ROMA – Sulla riforma della legge elettorale arriva un altro lodo Calderoli, il terzo. In questo caso il lodo prevede un premio di maggioranza unico con tre scaglioni. A chi lo ottiene andrebbe non più del 54 per cento dei seggi, mentre ora è previsto il 55 per cento. Qualora una lista superasse anche abbondantemente quota 40 per cento, non otterrebbe più di 340 seggi. Roberto Calderoli ha depositato in commissione Affari Costituzionali del Senato la sua ultima proposta di mediazione sulla legge elettorale e ora è al vaglio di Pdl e Pd.

Il testo del senatore della Lega recita:

“Alla lista o alla coalizione di liste che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito nazionale espressi per le liste ammesse al riparto dei seggi, è attribuito un premio articolato secondo i seguenti risultati: a chi prende non meno del 30 per cento e non più del 35 per cento andrà un premio del 22.5 per cento; a chi prende più del 35 per cento e non più del 40 per cento andrà un bonus del  27.5 per cento; chi ottiene più del 40 per cento avrà un premio del 35 per cento. In questo ultimo caso il premio torna a essere un vero e proprio premio di governabilità”.

Il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda spiega però che ”l’emendamento Calderoli è corretto nel merito ma non nei numeri. Questa è la ragione del subemendamento presentato da Anna Finocchiaro e da me”. Zanda  sottolinea poi come sia stato ”messo a fuoco il tema della stabilità e della governabilità della prossima legislatura, rispondendo così a una delle principali questioni più volte sollevate dal Presidente della Repubblica”.

Zanda ribadisce quindi i punti del subemendamento: ”Si prevede un premio del 35 per cento per la lista o la coalizione che supera il 40 per cento dei voti validi. Qualora nessuno raggiunga il 40 per cento, proponiamo un premio di aggregazione del 25 per cento per le lista che si attesta tra il 20 e il 30 per cento e, per la lista che arriva tra il 30 e il 40 per cento, un premio del 30”.

”Per cambiare il porcellum – conclude Zanda – rimangono poche ore ed è quindi necessario arrivare ad un testo sul quale si possa trovare ampio consenso. Le regole della democrazia non possono essere scritte da maggioranza risicate”.