Legge elettorale, Renzi prepara Mattarellum corretto per convincere Alfano

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Dicembre 2013 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
Legge elettorale, Renzi prepara Mattarellum corretto per convincere Alfano

Matteo Renzi (Foto Lapresse)

ROMA – Legge elettorale, pronto un nuovo Mattarellum corretto per convincere Forza Italia e Nuovo Centrodestra. Secondo quanto scrive Francesco Bei su Repubblica, il nuovo “ibrido” innesta sulla struttura del vecchio Mattarellum un doppio turno di coalizione, come voluto da Matteo Renzi.

Il risultato avrebbe quindi il Mattarellum voluto da Berlusconi, il doppio turno chiesto dal segretario del Pd, la quota proporzionale per far contento Angelino Alfano. 

Scrive Bei:

“La proposta parte infatti dal mantenimento delle vecchie quote del Mattarellum: 75% di maggioritario e 25% di proporzionale. Alla Camera significa 475 seggi maggioritari e 155 seggi proporzionali. Dalla quota maggioritaria sarebbe ritagliato un tesoretto di 75 seggi, un «premio di governabilità» da assegnare a quel partito che abbia superato una certa soglia. L’idea è fissare l’asticella a un’altezza congrua, non semplice da raggiungere: 200 seggi. Chi li dovesse conquistare con i propri voti, collegio per collegio, vincerebbe anche il premio di governabilità di ulteriori 75 seggi (pari a quasi il 12 per cento dell’assemblea). A questi 275 andrebbero poi aggiunti i seggi ottenuti dal partito nella quota proporzionale per arrivare — auspicabilmente — alla maggioranza assoluta di 315 deputati. E se nessuno dovesse superare l’asticella dei 200 collegi vinti? Allora e solo allora scatterebbe un ballottaggio tra le prime due coalizioni per aggiudicarsi il premietto di 75 seggi”.

Bei ricorda che il “caso Alfano” è stato a lungo discusso nella nuova segreteria del Pd. L’addetta alle riforme, Maria Elena Boschi, ha incontrato molti esponenti di Ncd. Una sorta di prima consultazione con la maggioranza, che sarebbe stata chiesta dallo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. 

“Per venire incontro al Ncd, l’approvazione della riforma al-la Camera avverrà nei tempi stabiliti — la prima settimana di febbraio — come annunciato da Renzi. Mentre il passaggio del Senato sarà più al rallentatore, proprio per evitare fughe verso le elezioni anticipate.

L’idea di arrivare a un Mattarellum-bis, che prevede un eventuale doppio turno ma lascia inalterate le quote del 75-25 per cento, è dovuta anche a un’altra preoccupazione circolata nell’inner circle renziano. L’incubo di dover ridisegnare tutti i collegi d’Italia. «Se si tocca il 75% bisogna aggiornare la mappa — osserva il renziano Ernesto Carbone — e allora campa cavallo, ci potrebbe volere anche un anno di tempo!». Senza contare che sarebbe il Viminale a dover ridisegnare i collegi. Proprio il ministero in mano all’uomo che ha meno fretta di andare a votare. A questo punto l’unico ostacolo al Mattarellum-bis potrebbe essere Denis Verdini — a cui il Cavaliere ha delegato la trattativa — che è da sempre favorevole al sistema spagnolo (proporzionale con collegi piccoli e liste bloccate). «Ma Verdini — riflette Paolo Gentiloni — dice spagnolo per trattare meglio sul Mattarellum ».