Legge Stabilità da Napolitano: “Ora attento esame”. Ue: “Alcuni dati vanno chiariti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Ottobre 2014 - 21:52 OLTRE 6 MESI FA
Legge Stabilità da Napolitano: "Ora attento esame". Ue: "Alcune parti vanno chiarite"

Giorgio Napolitano (LaPresse)

ROMA – Il testo del disegno di legge di Stabilità è al Quirinale in attesa della bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato, che secondo il ministero dell’Economia avverrà domani, mercoledì 22 ottobre. La Ragioneria di Stato, a quanto trapelato, vuole vedere assicurate delle coperture reali piuttosto che quelle previste da Renzi giudicate in parte troppo fantasiose. E sarebbe questa la ragione per cui il testo non è stato bollinato prima dell’invio al Quirinale.

Il Presidente Giorgio Napolitano che oggi ha incontrato al Quirinale Matteo Renzi, ha fatto sapere in una nota che la legge sarà “adesso oggetto di un attento esame essendo per sua natura un provvedimento molto complesso”. L’incontro era programmato da tempo ed è durato un’ora e mezza. Il ministro Lupi riferisce che è andato bene ed ora Renzi e il governo aspetterebbero solo il via libera da Bruxelles.

Qualcosa si dovrebbe sapere già nel Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimo.”La lettera all’Italia sulla legge di Stabilità non è stata ancora inviata” spiega però il commissario Ue per gli Affari economici Jyrki Katainen aggiungendo che Bruzelles starebbe ancora analizzando “le cifre e le misure che ci ha inviato il governo italiano”. Funzionari che fanno riferimento all0 stesso Katainen, starebbero ancora in contatto con le autorità italiane “per avere dei chiarimenti su alcuni dati”.

La Commissione europea sembra intenzionata a rinviare a Renzi la prima manovra firmata da questo esecutivo. E ciò avverrà attraverso una lettera in cui sancisce che il rinvio al 2017 del pareggio di bilancio strutturale, calcolato cioè al netto del ciclo economico e delle una tantum, costituisce “un’inosservanza particolarmente grave degli obblighi di politica finanziaria” secondo le norme Ue.

La legge di Stabilità limita poi a 0,1 punti percentuali di Pil la correzione del 2015. Bruxelles chiedeva invece lo 0,7%. Si prevede inoltre un innalzamento netto del debito 2015 di 11,5 miliardi, operazione espansiva che all’Europa che vede la riduzione del debito come un mantra, non va affatto bene.

Le bozze più aggiornate in circolazione ridimensionano anche il taglio dell’Irap da 5 miliardi: l’aliquota tornerà al 3,9% dal 3,5% ma con effetto retroattivo al 2014.