La maratona sull’ex finanziaria: si va verso l’approvazione

Pubblicato il 13 Novembre 2010 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

La legge di Stabilità verso l’approvazione “a fatica”. La commissione Bilancio potrebbe approvarla già questa mattina. Le votazioni sul maxiemendamento del governo sono proseguite fino a tarda sera venerdì, con la maggioranza sempre sul filo del rasoio. Il relatore, Marco Milanese, si è detto “fiducioso, visto l’accordo politico con la maggioranza, di riuscire a chiudere”, ma anche venerdì il governo ha rischiato di essere sconfitto un’altra volta dai voti dei finiani e del rappresentante dell’Mpa che stavano per legarsi a quelli dell’opposizione.

È stato lo stesso Milanese, fiutato il pericolo del voto contrario sulla proposta del governo di utilizzare i fondi Fas per il trasporto ferroviario regionale senza tener conto delle quote vincolate al Sud, a chiedere uno stop per la riformulazione dell’emendamento appena un attimo prima del voto. E, sempre per venire incontro alle richieste dei finiani, il governo ha dovuto mettere sul piatto altri 40 milioni di euro per l’editoria, fondi che andranno in gran parte a beneficiare i giornali editi da cooperative, come il Secolo d’Italia ed il Manifesto.

Gli altri interventi confluiti nella legge di stabilità restano confermati. Un miliardo e mezzo di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga (al netto dei fondi delle Regioni e dei residui del 2010), 800 milioni per la detassazione degli straordinari (aliquota secca del 10% per i redditi fino a 40 mila euro), un miliardo per l’Università (di cui 800 milioni per il Fondo ordinario e 100 per le borse di studio), 750 milioni per le missioni di pace all’estero, che saranno coperte solo per i primi sei mesi 2011. Nel maxiemendamento, come annunciato, ci sono le risorse per allentare un po’ il Patto di Stabilità interno per Comuni (485 milioni, più quasi 300 per la mancata copertura Ici) e Regioni (400 milioni di euro per il trasporto pubblico locale), e altri 800 milioni di euro dal Fondo di Palazzo Chigi che andranno a coprire una lunga serie di interventi.

Ci sono 245 milioni di euro per le scuole paritarie, 100 milioni di euro per finanziare il 5 per mille della dichiarazione Irpef al volontariato, 103 milioni di euro per i libri scolastici gratuiti, e 275 milioni di euro che serviranno per la partecipazione dell’Italia a banche e fondi internazionali, ma anche per i Comuni che stabilizzano i lavoratori socialmente utili.