Legge Stabilità. Pd: cuneo fiscale, soldi al 60% ai lavoratori al 40% a azienda

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2013 - 18:39| Aggiornato il 6 Dicembre 2013 OLTRE 6 MESI FA

soldi2ROMA – Il 60% ai lavoratori, il 40% ai datori di lavoro. Il Pd spartisce la torta (non grandissima) dei soldi destinati al taglio del cuneo fiscale o meglio prova a farlo con apposito emendamento alla legge di stabilità. Lo presenta e lo firma Giorgia Proietti. Sempre l’emendamento (uno dei 3000 presentati) conferma che al taglio del cuneo fiscale saranno destinati tutti i soldi ricavati dalla spending review tranne quelli già impegnati.

Un altro emendamento presentato dai Pd   Luigi Bobba e Michele Anzaldi chiede poi di

“allineare la tassazione sul gioco d’azzardo legale e destinare le risorse al Fondo nazionale per le politiche sociali a favore dei Comuni” in modo da “andare incontro alle amministrazioni gettate nell’incertezza dal procedimento poco chiaro di abolizione dell’Imu sulla prima casa per il 2013”.

“Dopo il consenso trasversale che la nostra proposta – spiegano i deputati Pd – aveva riscosso a seguito della formulazione di un’ interrogazione in Commissione Finanze, abbiamo deciso altresì di presentare un emendamento alla Legge di Stabilità. Il testo – evidenziano – prevede l’allineamento verso il basso degli aggi riconosciuti ai concessionari, in particolare per Lotto e Superenalotto, e la modifica della misura del prelievo erariale unico al fine di eguagliare l’aliquota applicata agli apparecchi di videolottery a quella delle newslot, più comunemente note come slot-machine”.

“Le maggiori entrate – aggiungono Bobba e Anzaldi – sono integralmente attribuite all’aumento della quota prevista nella Legge di Stabilità per il Fondo nazionale per le politiche sociali. Proprio il sociale, infatti, rappresenta il settore più colpito dai tagli che i Comuni hanno subito”.

Forza Italia, invece, presenta una raffica di 170 emendamenti  tutti o quasi dedicati al tema della casa. Lo ha reso noto Rocco Palese (FI) a margine dei lavori della Commissione. Al centro delle proposte ”l’abbattimento della spesa discrezionale”, da destinare al taglio del cuneo e all’eliminazione della tassazione su tutte le prime case, sui terreni e sui capannoni oltre che sui beni strumentali.

In tutto gli emendamenti presentati sono 3000 dicono gli ‘stremati’ funzionari della Commissione Bilancio di Montecitorio, gli emendamenti ‘piovuti’ sulla Legge di Stabilità. Al Senato ne arrivò un numero analogo: 3.093 per essere proprio precisi. Le proposte sono ancora da ‘fascicolare’ e il numero esatto si saprà il 6 dicembre. L’obiettivo è di scendere a circa 300.