Letizia Moratti: “Più vaccini alle Regioni con più Pil”. E c’è già chi rimpiange persino Gallera…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2021 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA
Rovereto, soluzione fisiologica al posto dei vaccini: il caso riguarderebbe solo alcuni infermieri e medici

Rovereto, soluzione fisiologica al posto dei vaccini: il caso riguarderebbe solo alcuni infermieri e medici (foto Ansa)

“Più vaccini alle Regioni con più Pil”, dice Letizia Moratti, il nuovo assessore al Welfare della Regione Lombardia. Dare quindi più vaccini alle Regioni più ricche, un’idea non proprio in linea con l’emergenza sanitaria nazionale. Una proposta che ovviamente sta facendo discutere e che tra i lombardi e non solo sta già facendo rimpiangere il suo predecessore Gallera, molto discusso per come ha gestito l’emergenza Covid in Lombardia.

Aggiornamento ore 12:28

Letizia Moratti chiarisce sui vaccini in base al Pil

“Non ho mai pensato di declinare vaccini e reddito”. E’ quanto ha precisato in Consiglio regionale il neo vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, rispetto a quanto emerso dalla riunione con i capigruppo. “Il Pil è un indicatore economico-finanziario che attesta l’attività in una Regione, che, questo sì, ho detto, è il motore dell’Italia. In questo senso questa Regione ha la necessità di essere tenuta in considerazione, non parlo di piano vaccini ma di zona rossa”, ha chiarito Moratti.

Contributo che le Regioni danno al Pil, mobilità, densità abitativa e zone più colpite dal virus. Sono questi infatti i quattro parametri che il vice presidente e neo assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti ha chiesto di tenere in considerazione per la ripartizione dei vaccini anti-Covid. Lo ha fatto con una lettera al commissario Arcuri. 

Letizia Moratti e i vaccini in base al Pil, le reazioni

“La vicepresidente Moratti sulla distribuzione dei vaccini ha chiesto una serie di integrazioni che mi sembrano estremamente coerenti e logiche e ascolteremo cosa ne pensa Arcuri”, ha spiegato il presidente della Regione Attilio Fontana in conferenza stampa. “Questo merita una discussione immediata in Consiglio: i criteri elencati al momento ci sembrano discutibili se non discriminatori”, ha subito commentato il capogruppo M5S Massimo De Rosa.

“Indicibile la proposta di Letizia Moratti sul piano di vaccinazione: più vaccini ai più ricchi. In questo concetto si sostanzia tutta la politica della Lega. Che non ha mai smesso di essere Lega-Nord, e di certa destra connivente. Prima il Nord, prima il PIL, anche a scapito della salute, dell’uguaglianza, dell’unità nazionale”. Lo dichiara il Capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio a Montecitorio, Ubaldo Pagano.

“Mai così palesemente era stato trasmesso il messaggio politico che è la vera cifra di questa destra. La proposta della Moratti lascia sgomenti. È questa la classe politica che si propone di governare il nostro Paese? Sono loro a dover ricucire i divari tra territori di Serie A e territori di Serie B? Sono loro i patrioti, i protettori della nazione? Forse sì, ma a una sola condizione: che la Nazione si fermi al confine col Po, conclude Pagano.

Letizia Moratti spiega la sua frase

Il riferimento al Pil come uno dei criteri per la ripartizione delle dosi di vaccino anti-Covid suggeriti nella lettera al commissario Arcuri non è legato al concetto di “ricchezza”. Bensì alla richiesta di una “accelerazione nelle vaccinazioni in una Regione densamente popolata di cittadini e anche di imprese, che costituisce una dei principali motori economici del Paese”. Lo precisano dall’Assessorato al Welfare della Regione Lombardia, dopo quanto emerso dal primo confronto tra il neo assessore Letizia Moratti e i capigruppo.

“Il concetto – spiegano dall’assessorato – non è quello di dare più vaccini alle Regioni più ricche” ma “se si aiuta la ripresa della Lombardia, si contribuisce in automatico alla ripresa dell’intero Paese”.