Letta: “Senza governo a settembre si pagherà l’Imu”. Pdl: “No ai giochi di parole”

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2013 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA
Enrico Letta (LaPresse)

Enrico Letta (LaPresse)

BAKU (AZERBAIGIAN) – ”Per riformare l’Imu, come per le altre questioni fiscali, serve un governo e un Parlamento. Se non ci fossero l’Italia pagherà le rate di settembre e dicembre”. Così il premier Enrico Letta avverte ”tutti a rileggersi gli impegni che ho preso nel mio discorso in Parlamento”.

‘Oggi siamo qui – spiega Letta – per creare sull’energia un’occasione di lungo termine per l’Italia, perché i costi dell’energia sono frutto di scelte che si rilevano molti anni dopo e qui cerchiamo la soluzione a problemi per abbassare le bollette nei prossimi anni”.

Il costo dell’energia, aggiunge Letta, ”e altri temi fiscali necessitano di un’azione, una decisione, un governo e un Parlamento che agisca, prenda decisioni e conduca in porto le riforme. Per riformare l’Imu serve un governo e un Parlamento, se non ci fossero l’Italia pagherà le rate di settembre e dicembre”. Quanto alla soluzione per superare il nodo della tassazione sulla prima casa ”tutti – consiglia il presidente del Consiglio – si rileggano gli impegni nel mio discorso in Parlamento e tengano anche presente questo concetto: senza governo e Parlamento si pagherà l’Imu a settembre e a dicembre”.

Il presidente del Consiglio parla poi della agibilità di Berlusconi dopo la condanna a 4 anni: “Il governo è impegnato ad affrontare i problemi degli italiani e nulla mi distoglierà da questo”. Il premier risponde durante la conferenza stampa a Baku con il presidente azero Ilham Aliyev, ai diktat di chi, nel Pdl, chiede l’agibilità politica per Berlusconi, pena la crisi di governo. “Le decisioni che prendiamo qui oggi – ha spiegato Letta riferendosi all’accordo sul gasdotto che dall’Azerbaigian arriverà in Italia – avranno conseguenze fondamentali per l’Italia nei prossimi decenni. Tra sette o otto anni, quando queste decisioni si realizzeranno, non sarò più primo ministro, ma ho seguito questo obiettivo fin dall’inizio del mandato ricevuto da Napolitano e confermato dalla fiducia del Parlamento. Sono impegnato, impegnatissimo, ad affrontare i problemi degli italiani e a risolverli”.

Questo, ribadisce il presidente del Consiglio, ”È l’impegno principale: il governo è impegnato sulle cose da fare e il problema dell’energia è una di queste come dimostrano i dati usciti oggi sull’entità delle bollette dopo l’introduzione del mercato libero”

Le dichiarazioni di Letta sul pagamento dell’ Imu intanto, rimbalzano in Italia e gli esponenti del Pdl si dividono tra chi come Alfano crede che Letta abbia “preso un impegno chiaro”, e chi come Stefania Prestigiacomo contesta a Letta di “giocare con le parole”.

MARIA STELLA GELMINI – “Per il Pdl – leale sostenitore del governo delle larghe intese – è vero l’esatto contrario di ciò che ha appena detto il premier a Baku: il governo rischia cioè di cadere se gli italiani saranno costretti a pagare l’Imu, disattendendo cosi un accordo preciso Pdl-Pd. Per la sinistra invece le parole di Letta ‘se cade il governo gli italiani pagheranno l’Imu’ stanno a significare implicitamente che la colpa in questo caso ricadrebbe sul Pd. Se ne deduce, quindi, più semplicemente che una sola cosa conviene a tutti: abolire l’Imu e basta. Come avevamo detto”. Lo afferma Mariastella Gelmini, del Pdl, in una nota.

STEFANIA PRESTIGIACOMO – “Pensare all’agibilità politica del leader del maggiore partito del centrodestra e pensare all’imu che gli italiani sanno di non dovere pagare più significa pensare al Paese e ai suoi problemi. E’ inutile fare giochi di parole. La sostanza delle cose sta sotto gli occhi di tutti. Questo governo di larghe intese nato sull’emergenza, oltre a rimandare un sacco di questioni, ha preso pochi ma chiari impegni. Uno di questi è la cancellazione dell’Imu sulla prima casa. Non siamo disponibili a fare inversioni a U sull’autostrada della credibilità”.

MAURIZIO GASPARRI – “Letta difende il suo ruolo, ma la tassazione sulla riforma delle case deve portare un giovamento reale pari alla cancellazione dell’Imu sulla prima abitazione. Non ci possono essere trucchi. Per noi l’abolizione dell’Imu è vincolante e prioritaria, entro il 31 agosto la riforma deve portare un vantaggio concreto per le famiglie italiane e l’80% delle famiglie italiane è proprietario di una casa: Letta tutto questo lo sa benissimo. L’invito fatto dal Premier a rileggere le parole del suo discorso programmatico è rivolto non solo al Pdl ma a tutti, se poi dovesse vincere il partito delle tasse sarà quello ad assumersi la responsabilità della crisi”.

RENATO SCHIFANI – ‘Non sarò io a polemizzare anzi il mio sforzo quotidiano è teso a contribuire a raffreddare il clima politico, in questi giorni molto rovente. E’ evidente a tutti che senza un governo, gli italiani a settembre e a dicembre sarebbero costretti a pagare l’Imu. Il presidente Letta converrà che non possiamo ingannare le famiglie non abolendo l’imposta sulla prima casa”.

RENATA POLVERINI – ”Abolire l’Imu sulla prima casa sarebbe un beneficio per tutti gli italiani e il Pdl ha preso un impegno serio nei confronti degli italiani che deve essere rispettato e sul quale si basa anche questo Governo di coalizione. Mi auguro che Letta rispetti i patti e che il Pd la smetta di ‘gettare fango’ su chi, come il Pdl è sempre stato responsabile e continua a lavorare per portare avanti degli obiettivi precisi che possano far ripartire l’economia del Paese”.

”Continuare con le accuse e creare ancora più confusione rimettendo in discussione la questione significa non aver capito che non è più possibile perdere tempo. Il Paese aspetta risposte e non ha di certo bisogno di futili chiacchiere”.

ANGELINO ALFANO – “Letta ha detto parole chiare: è evidente che se il governo va avanti l’Imu non si pagherà”. Lo dice in un’intervista al Tg1 il ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano sottolineando che il Pdl è “il fortino antitasse dentro questa maggioranza”. “Sono convinto – prosegue Alfano – che centreremo questo obiettivo, che non è un capriccio del nostro partito ma un bene degli italiani e della ripresa economica”.

RENATO BRUNETTA – “Ha perfettamente ragione il presidente del Consiglio, Enrico Letta: ‘senza un governo gli italiani pagheranno l’Imu di settembre e di dicembre’. Non fa altro che confermare gli impegni presi nel suo discorso programmatico alle Camere, su cui l’esecutivo ha ottenuto la fiducia il 29 aprile, e in successive dichiarazioni pubbliche”.

”Tra tutte – aggiunge Brunetta – ricordiamo l’intervista a Ballarò del 9 luglio. Quando il conduttore Giovanni Floris gli chiede quale sarà il regime per le prime case, il premier risponde: ‘Sulla prima casa l’impegno sarà a toglierla’. Durante la registrazione del programma, il presidente del Consiglio ha sottolineato, infatti, che l’intento del governo è quello di modificare l’attuale regime, che ha provocato ‘danni’ al sistema economico ed è stata una ‘stangata’ per il settore dell’edilizia. Noi del Pdl abbiamo chiaro il senso di quelle parole, che sono anche le nostre: per questo confidiamo, né mai abbiamo dubitato, nella buona fede del presidente del Consiglio. Gli accordi sono esattamente quelli che anche oggi ha ribadito: con questo governo l’Imu sulla prima casa non si pagherà più. Se ne facciano una ragione i vari Fassina e i vari Monti, che nonostante la chiarezza del dire di Enrico Letta continuano a non voler sentire né capire, e a produrre confusione. Non è di questo che il Paese ha bisogno”.