Lettera choc in Emilia-Romagna, i medici da eroi a egoisti. FdI insorge

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2020 - 15:31 OLTRE 6 MESI FA
Lettera choc in Emilia-Romagna, i medici da eroi a egoisti. FdI insorge

Lettera choc in Emilia-Romagna, i medici da eroi a egoisti. FdI insorge (Foto Ansa)

ROMA – “Lettera choc”. Così l’hanno definita in tanti, compreso il Resto del Carlino. Si tratta della lettera inviata dal Direttore Generale del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Reso famoso dalla qualità e professionalità di medici e docenti universitari che nel tempo hanno reso celebre la storica Facoltà di Medicina.

Una missiva indirizzata ai “Carissimi Colleghi” da Gibertoni che oltre ad essere Direttore Generale del Policlinico è anche Commissario Straordinario dell’ASL felsinea, suscitando non poche perplessità sul doppio incarico su cui infatti pende un esposto all’ANAC, firmato dal deputato di FdI Galeazzo Bignami.

Ma perché “lettera choc”?

Come in tutte le Regioni, anche in Emilia Romagna l’emergenza COVID-19 è stata fronteggiata soprattutto grazie a medici ed infermieri. Sono stati definiti eroi da tutte le parti politiche meritando il plauso anche del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ha annunciato di voler loro riconoscere un premio straordinario di 1.000€ a testa proprio per la abnegazione e l’altruismo dimostrato mettendo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri.

Un rischio concreto, visto che tanti operatori hanno denunciato più volte la cronica mancanza di dispositivi di sicurezza con cui quotidianamente dovevano fare i conti.

Eppure proprio il giorno stesso in cui cessavano anche per l’Emilia Romagna le restrizioni imposte a tutta Italia, Gibertoni ha inviato una lettera in cui si avvertono i medici: no a “protagonismi”, no a “furbizie”, no a “polemiche astiose di piccolo cabotaggio”. “L’egoismo e l’inividualismo” non devono prevalere. Tutti inviti giusti se non fosse che questo invito è rivolto proprio ai medici, ovvero coloro che hanno dimostrato in questi mesi un altruismo eroico, appunto.

Ma perché questa lettera?

Quel che teme la Regione è che scoppino polemiche intorno al nuovo piano che le Aziende sanitarie del territorio vogliono realizzare: “circa 400 posti letto e un numero non ancora precisato di ambulatori in meno”. Quindi la Regione Emilia Romagna, che risulta essere già la Regione che ha compiuto il maggior numero di taglio dei posti letto negli ultimi anni, come evidenziato dalla prima pagina de “il Fatto Quotidiano” del 31 maggio, continua nella sua politica. Il motivo? Il COVID.
Una spiegazione che però non convince il deputato di FdI Galeazzo Bignami che ha preso carta e penna e scritto a Gibertoni.

Bignami, questo il succo, contesta a Gibertoni “i toni che hanno contributo a formarne, come era inevitabile, la sostanza”, evidenziando come la lettera contenga espressioni che appaiono a dir poco “ingenerose” nei confronti dei medici che fino a qualche giorno fa tutti chiamavano “eroi”.

Una lettera il cui scopo, afferma Bignami, in realtà è quello di lanciare un avviso ai naviganti: “Non disturbare il manovratore”, cioè la Regione, in questi tagli che in realtà secondo il parlamentare tricolore poco hanno a che fare col COVID, visto che già da febbraio FDI aveva denunciato che Gibertoni aveva prospettato una “riorganizzazione” comportanti tagli.

Bignami invita Gibertoni ad assumersi le proprie responsabilità, senza nascondersi dietro l’emergenza COVID per scaricare su medici, infermieri e cittadinanza le conseguenze di un’ulteriore politica di tagli che smentisce gli annunci fatti nei giorni scorsi.