L’europarlamentare Rivellini lascia Fli: “Basta con le bandiere rosse”

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Dopo la riunione all’hotel Ramada con alcune centinaia di amici, dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Italo Bocchino a Radio 24 e dopo un colloquio telefonico con Gianfranco Fini, abbiamo deciso di togliere dall’imbarazzo gli stessi Fini e Bocchino, visto il loro assordante silenzio sulle questioni poste in questi giorni dal nostro territorio. Lasciamo Fli o per meglio dire l’illusione che questa rappresenta, visto che non è in linea con quanto deciso all’unanimità al congresso di Milano da tutti i militanti presenti”.

Ad affermarlo è l’europarlamentare del Ppe Enzo Rivellini (”eletto nella circoscrizione Italia Meridionale con circa 110mila preferenze di cui 85mila circa in Campania”) al centro in questi giorni di una polemica interna a Fli per aver scelto di appoggiare il candidato a sindaco del centrodestra.

”Resta il dato – prosegue – che non sono state affrontate le questioni evidenziate in questi giorni, come il fatto che i vertici del partito negano la democrazia partecipata ed, al contrario di quanto affermano in pubblico, trovano scandalose le posizioni di chi vuol ancorare il partito al centrodestra, per poi trovare naturale che massimi dirigenti sfilino sotto le bandiere rosse della sinistra radicale. A questo punto desideriamo auto-denunciarci perché a Milano, purtroppo, siamo stati vittime di un’illusione collettiva o di un gioco di prestigio. Difatti, tutti eravamo convinti di aver eletto Gianfranco Fini ed, invece, il giorno dopo sui giornali abbiamo scoperto che il nostro Presidente è Italo Bocchino. Adesso, dopo averlo ascoltato a Radio 24, scopriamo che quello di Milano, a questo punto, non è stato nemmeno un gioco di prestigio o un’illusione, ma qualcos’altro”, conclude.