Guerra in Libia alla Camera: finisce a tarallucci e vino, passano mozioni Pdl-Lega, Pd e Terzo Pole

Pubblicato il 4 Maggio 2011 - 14:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La guerra alla Camera per la questione dell’Italia in Libia finisce a tarallucci e vino. L’Aula ha infatti approvato la mozione di Pdl, Lega Nord e Ir sull’intervento militare italiano in Libia, su cui il governo aveva espresso parere favorevole. I voti favorevoli sono stati 309, i contrari 294. Passata anche la mozione del Pd con 260 sì, 21 no e 316 astenuti. Quella del Terzo Polo anche, è stata approvata con 265 sì, 45 no e 291 astenuti.La mozione dell’Idv è stata invece respinta con 381 no. I voti favorevoli sono stati 20, mentre 196 sono state le astensioni.

Prima della votazione, era intervenuto il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Muammar Gheddafi “non ha futuro” – ha detto Franco Frattini- e Roma si appresta a proporre al Gruppo di contatto sulla Libia una via d’uscita dal conflitto. Alla vigilia della riunione che si terrà domani nella capitale, il ministro degli Esteri ha sottolineato che le vittime del conflitto sono già “10.000, forse 20.000” e i bombardamenti dell’Alleanza hanno distrutto “il 40%-50%” dell’arsenale di Tripoli.

Il Colonnello libico, ha aggiunto, “è stato fermato in tempo”, nel suo tentativo di fare una carneficina che sarebbe costata altre “migliaia di morti”. Il ministro ha comunicato il parere del governo sulle mozioni sulla Libia: sì alla mozione Pdl e Lega (primo firmatario Reguzzoni), no alla mozione dell’Idv. Quanto alle mozioni del Pd e del Terzo polo Frattini si è rimesso all’Aula. Il senatur conferma l’amicizia a Berlusconi: “La Lega ha vinto”. Per Casini quella vissuta dall’Italia è una pagina nera. Bersani: “Vergognosa sceneggiata”.

“La Lega ha vinto, ce l’ha sempre duro. Con Berlusconi siamo sempre amici. Abbiamo trovato la quadra”. Così il leader della Lega, Umberto Bossi, interpellato a Montecitorio sulla mozione per l’intervento italiano in Libia, ha commentato l’accordo 1 raggiunto con il Pdl. La Lega, però, insiste sulla necessità di conoscere la data finale dell’intervento italiano in Libia: “La Lega insiste sulla necessità di indicare un termine temporale per la conclusione della missione italiana in Libia”, ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni. La missione in Libia, ha detto Reguzzoni, “sappiamo quando è iniziata e abbiamo il diritto di sapere quando finirà”. La Lega, ha aggiunto, “può ribadire la sua coerenza, perché fin dal primo momento ha sottolineato le sue perplessità e i suoi dubbi su questa missione. A noi questo intervento militare non è mai andato a genio – ha proseguito – sapevamo che le conseguenze sarebbero state un’invasione di profughi. Invasione che noi non consentiremo”.

“Con questa vergognosa sceneggiata date un altro colpo alla credibilità dell’Italia”, ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, nel suo intervento. “Volete dirci a che cosa è serivta precisamente questa pantomima che si è aperta tra Pdl e Lega? Da domani cosa cambia?”, ha chiesto Bersani rivolgendosi alla maggioranza. Il leader del Pd ha poi criticato la mozione di Pdl, Lega e Ir: “Dice che non aumenteranno le tasse. È una bella notizia da chi finora ha solo aumentato le tasse nazionali e locali. Nella mozione mettete anche la sentenza della Corte Ue sugli immigrati. Perchè non ci mettete dentro anche le quote latte, i giudici comunisti e le elezioni di Milano, mandate tutto all’Onu e vedete che vi risponde…”.