Libia, Serraj-Haftar: accordo per cessate il fuoco e nuove elezioni. Macron ringrazia Italia

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Luglio 2017 - 19:37 OLTRE 6 MESI FA
Libia, Sarraj-Haftar: accordo per cessate il fuoco e nuove elezioni. Macron ringrazia Italia

Libia, Sarraj-Haftar: accordo per cessate il fuoco e nuove elezioni. Macron ringrazia Italia

PARIGI – Raggiunto l’accordo per il cessate il fuoco in Libia ed elezioni la prossima primavera. Con una stretta di mano nel castello di La Celle Saint Cloud, alle porte di Parigi, i due leader antagonisti della Libia, fianco a fianco con il presidente francese Emmanuel Macron, hanno suggellato il patto che dovrebbe garantire il futuro del paese.

Il capo del governo di Tripoli Fayez Serraj, riconosciuto dall’Onu, e il comandante dell’Esercito nazionale libico Khalifa Haftar, l’uomo forte dell’est della Libia, si sono impegnati in una dichiarazione congiunta.

“Oggi la causa della pace in Libia ha fatto un grande progresso – ha esultato Macron – Voglio ringraziarvi per gli sforzi fatti”. “Oggi la pace può vincere”, ha detto parlando di un “impegno storico”. Serraj e Haftar “possono diventare un simbolo per la riconciliazione e la pace”. La “vostra determinazione di oggi sarà anche la nostra”, ha aggiunto.

Macron ci ha tenuto poi a ringraziare l’Italia e il premier Paolo Gentiloni. “L’Italia è pienamente associata” nell’iniziativa per la stabilizzazione e la pacificazione della Libia. “Ieri, il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian era a Roma. Non esistono divergenze tra la posizione italiana e la posizione francese. E’ un lavoro in comune che facciamo anche con l’Unione europea”, ha detto Macron tornando a rendere omaggio al lavoro dell’amico Paolo Gentiloni.

“Voglio ringraziare, in particolare l’Italia, il mio amico Paolo Gentiloni, che ha molto lavorato” per arrivare alla dichiarazione congiunta di oggi sulla Libia. Il premier libico Fayez al-Serraj sarà mercoledì a Roma.

Nella riunione a quattro insieme all’inviato speciale dell’Onu per la Libia, Ghassan Salamé, i due ex nemici hanno messo nero su bianco la seguente dichiarazione:

“Ci impegniamo a un cessate il fuoco e ad astenerci da ogni ricorso alla forza armata per tutto ciò che non riguardi esclusivamente la lotta al terrorismo. Prendiamo l’impegno solenne a lavorare per l’organizzazione di elezioni presidenziali e parlamentari non appena possibile a partire dal 25 luglio 2017, in cooperazione con le istituzioni coinvolte e con il sostegno e sotto la supervisione delle Nazioni Unite”.