Licenziare gli statali. Polemica Confindustria-Sindacati

Pubblicato il 3 Gennaio 2012 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Licenziare una parte dei dipendenti pubblici per tagliare la spesa e scongiurare nuove tasse. E' ''la prospettiva'' che ''a un certo punto dovremmo porci''. Il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli durante la trasmissione omnibus su La 7 evoca l'ennesimo sacrificio per i dipendenti pubblici, quello estremo, scatenando l'immediata reazione dei sindacati.

La piu' moderata e' la Cgil che invita Confindustria ''ad essere piu' attenta a cio' che dice'' ricordando che ''riassetto e innovazione'' di cui la Pubblica Amministrazione ha bisogno ''non si fanno con i tagli'' ma ''assumendo giovani professionalizzati, semplificando e qualificando servizi''.

Decisamente piu' mordenti le parole del segretario confederale della Uil Paolo Pirani che per tagliare la spesa suggerisce ''l'abolizione della miriade di consulenze, spesso private, che comportano un costo annuo per l'erario, a tutti i livelli, di 1 miliardo e 300 milioni'' rinfacciando a Confindustria di non aver voluto condividere con i sindacati la richiesta di tagliare le consulenze esterne.

''L'estemporanea uscita del direttore generale di Confindustria – aggiunge Pirani – non e' un buon viatico per quel patto di coesione sociale da piu' parti invocato''. Da casa Cisl il segretario confederale Gianni Baratta non nasconde il fastidio per quelle ''semplicistiche formule da padroni delle ferriere''. ''Quando si ha poco da dire, con tutto il rispetto, si rischia di dire banalita''' afferma in una nota.

''Se e' questo il patto che Confindustria propone – argomenta poi Baratta – sarebbe veramente desolante. Consigliamo a chi ha fatto tali valutazioni, di guardarsi gli andamenti degli organici degli ultimi 5 anni nella Pubblica Amministrazione, in decremento costante, per effetto anche del blocco del turn over. A tale proposito, proprio oggi il Tesoro dichiara un miglioramento del fabbisogno statale che per il 2011 registra un calo di 5,5 miliardi. Uno dei capitoli più pesanti di questo calo, è stata la leva contrattuale/salariale che ha visto bloccate dal 2009 al 2014 le retribuzioni pubbliche con il blocco dei contratti''.

Il botta e risposta arriva dieci giorni prima dell'incontro, programmato per il 13 gennaio, fra sindacati e ministro della Funzione Pubblica. ''Ci auguriamo – afferma il segretario confederale Cisl – che il prossimo incontro con il Ministro Patroni Griffi, faccia tesoro di questi ultimi dati''.

Mentre Pirani confida proprio in quest'incontro per ''mettere la parola fine a questa continua speculazione sulla dignita' dei pubblici dipendenti, considerati la presunta origine di tutti i mali, e si apra il capitolo di una Pubblica amministrazione come risorsa per la competitivita' del Paese''.