Liguria. Toti capomastro: 35% di cemento in più

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2015 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA
Liguria. Toti capomastro: 35% di cemento in più

Liguria. Toti capomastro: 35% di cemento in più

GENOVA – Il governo della regione Liguria guidato da Giovanni Toti ha appena approvato la delibera sul nuovo piano casa che autorizza l’aumento delle aree edificabili proprio sul territorio più disastrato d’Italia, proprio dove la cementificazione selvaggia ha esposto un suolo già fragile all’emergenza sistematica per cui ogni pioggia è un’alluvione.

In particolare, non solo gli ambientalisti ma anche Gian Antonio Stella in un articolo sul Corriere della Sera denunciano gli ampliamenti dei volumi: si potranno riqualificare gli immobili aggiungendoci ben il 35% in più di costruito, di edificato. A cemento, ovviamente, a calcestruzzo, finendo per riempire i pochi spazi lasciati vuoti dalla vecchia cementificazione. Si potrà costruire nei parchi. Potrà riqualificare, cioè allargarsi, anche chi aveva costruito abusivamente.

I sindaci che non vogliono arrendersi ai nuovi cantieri, alle gru, al cemento, non avranno più gli strumenti normativi per opporsi. E’ quanto dice la delibera, è quanto minaccia il piano casa della destra al governo.

I dati sullo sfruttamento del suolo in prossimità della costa in Liguria sono impressionanti, per non contare la tragica contabilità dei morti (10 nel ’53, 44 nel ’70, due nel ’92, tre nel ’93, sei nel 2011, due nel 2014). Da Bocca di Magra al confine francese, “300 km di bagnasciuga di cemento”, per citare Indro Montanelli. Fino a 150 metri dall’acqua, mari o fiumi, la media italiana del consumo di suolo si attesta intorno al 5%, in Liguria sfiora il 20%.

Si è costruito troppo. Troppo e dappertutto. Basti dire che, ancora secondo l’Ispra, la «percentuale di suolo consumato» è del 20,2% a Genova e a Sanremo, del 23% ad Albenga, 24% a Chiavari, 25,5% a Bordighera, 28,1% a Diano Marina, 29,1% a Vallecrosia e addirittura di uno stratosferico 35,3% a San Lorenzo al Mare. Il che significa che, tolti i dirupi e qualche giardinetto, è stato tappezzato di cemento ogni metro di territorio. Anche quello a rischio. (Gian Antonio Stella, Corriere della Sera).

Il 10% della popolazione ligure è esposta ai rischi di alluvione, cioè le case le imprese i negozi di un cittadino su 10 possono essere spazzati via da un momento all’altro, al prossimo nubifragio.

“Quelli che adesso frignano e ci accusano di cementificare sono gli stessi che da trent’anni non hanno impedito la cementificazione selvaggia di questa Regione e non sono stati nemmeno capaci di agganciare la ripresa legata alla quella cementificazione”, ha dichiarato il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti. Si è appena dotato della licenza di perseverare nella distruzione del territorio: ora tocca a lui e lo rivendica.