L’interrogatorio delle Br a Roberto Peci. Lui chiese al boia: “Sono andato bene?”

Pubblicato il 2 Giugno 2011 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Roberto Peci viene sequestrato dalle Br con l’accusa di “tradimento”. Lui è il fratello di Patrizio, rinchiuso in carcere ed è accusato di “pentitismo” dai brigatisti.

La colonna retta da Giovanni Senzani comincia a processare Roberto Peci il 12 giugno 1981 con l’accusa di “tradimento”. Con il comunicato n.5 del 10 luglio di quell’anno, viene emessa la sentenza finale di condanna a morte che verrà eseguita il 3 agosto successivo.

La sua storia è riportata alle cronache dal nuovo libro di Walter Veltroni “L’inizio del buio” (Rizzoli), in uscita nei prossimi giorni. In un articolo di Repubblica del 2 giugno, viene pubblicata una sintesi di quello che accadde durante l’interrogatorio. Un passaggio però appare piuttosto inquietante. Peci chiede al suo boia “se è andato bene” durante l’interrogatorio.

Ecco la parte del libro di Walter Veltroni che racconta l’accaduto: “Il ragazzo si passa la mano sugli occhi, sulla fronte, si tortura le mani. Chi era lì quel giorno mi ha detto quello che è successo alla fine, una volta spenta la telecamera. È una rivelazione sconvolgente. Roberto ha alzato la testa e ha detto, rivolto ai suoi aguzzini: “Sono andato bene?”

Ecco il video dell’interrogatorio di Peci tratto dal servizio che trasmise una tv privata dell’epoca: