Lista Tsipras, Spinelli in Europa. Sel contro. Furfaro: “Carne da macello”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Giugno 2014 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

Lista Tsipras, Spinelli in Europa. Furfaro: "Trattati come carne da macello"ROMA – Lista Tsipras: Barbara Spinelli decide di andare in Europa e di non rinunciare al seggio, a scapito del giovane candidato di Sel Marco Furfaro. E lui commenta: “Sono amareggiato, non lo nascondo”. Ma “non importa se sono, anzi, siamo, perché con me c’era Eleonora” Forenza (candidata del Prc), “stati trattati come carne da macello”.

Furfaro lo scrive in una lettera aperta a Barbara Spinelli, in cui lamenta una scelta “fatta in stanze sconosciute, sotto campane di vetro e in una logica proprietaria”.

“Fare il parlamentare europeo, non lo nego perché non sono ipocrita, sarebbe stato un sogno”, ammette Marco Furfaro nella lettera aperta a Barbara Spinelli. “Ma – aggiunge – la politica, fatta da soli sotto una campana di vetro, isolati dal mondo e da tutti, non vale niente”. “Sono amareggiato” dalla scelta di Spinelli di accettare il seggio, contrariamente a quanto inizialmente annunciato. “Ma non è la cosa che conta in questo momento – aggiunge FurfaroVoglio dirlo con forza: non importa. Non importa se sono” stato trattato “come carne da macello in questi giorni. Senza nessuna cura per le persone in una lista che recitava ‘prima le persone’. Non importa se in quasi 15 giorni non abbia ricevuto né telefonate né mail né nient’altro da Barbara Spinelli per comunicarmi ripensamenti o altro”.

“Non importa – prosegue – se nessuno, nemmeno uno, dei garanti abbia avuto l’eleganza di farmi una telefonata. Non importa se circa 48 ore fa mi hanno chiamato alle 2 di notte per comunicarmi di ‘dormire tranquillo, Barbara ha mandato una lettera ufficiale, ha rinunciato, dobbiamo solo limare un punto, ma sei europarlamentare’ e poi nessuno mi ha comunicato cosa fosse successo dopo”.

E ancora: “Non importa se Barbara Spinelli non si è sognata di presentarsi a un appuntamento post-elettorale o a un’assemblea come quella di sabato pomeriggio che le ha chiesto un confronto. Non importa se una decisione che non riguardava me, ma un processo politico, una comunità, una speranza – conclude il candidato di Sel nella lista Tsipras – è stata sequestrata, fatta in stanze sconosciute, sotto campane di vetro e in una logica proprietaria. Non importa”.