Liste, le mosse del governo: segui la diretta live

Pubblicato il 5 Marzo 2010 - 15:40 OLTRE 6 MESI FA

Attesa per il Consiglio dei ministri che dovrà prendere delle decisioni sul “pasticcio” delle liste elettorali escluse in Lombardi e nel Lazio. L’ipotesi, come annunciato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa è quella di un “decreto interpretativo”, un provvedimento che trovi una soluzione condivisa per tentare di sanare la situazione attuale. Mentre dalla maggioranza garantiscono una piena intesa con il Capo dello Stato, dall’opposizione arriva uno stop deciso all’eventuale rinvio delle elezioni per bocca del segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani.

21,29

“Quando si contrappone la forma alla sostanza, soprattutto in materia di regole elettorali, si minano le fondamenta della vita democratica. Se il testo del decreto legge sulle elezioni regionali è quello anticipato dalle agenzie di stampa siamo di fronte a norme non interpretative ma modificative e con profili di incostituzionalità”: così Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del Pd. “La Corte Costituzionale – aggiunge – potrebbe quindi dichiarare l’incostituzionalità del provvedimento e tra un anno si tornerebbe a votare. Questo accade – conclude – perché in Italia ci sono un governo e una maggioranza che continuano a umiliare le regole, la Costituzione e la sovranità popolare”.

21,23

“Non si tratta di interpretazione, ma di un palese abuso di potere che in uno Stato di diritto andrebbe bloccato con l’intervento delle forze armate al fine di fermare il dittatore. Noi ci appelleremo alla società civile e scenderemo in piazza con una grande manifestazione di protesta civile e democratica”. Lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, commentando le dichiarazioni di Berlusconi sul decreto interpretativo.

21,09

“Il Decreto in fase di esame dal Consiglio dei Ministri è un tentativo eversivo di porre il potere al di sopra e contro la legge”. Lo dice l’esponente dei radicali Marco Cappato. “La strada della legalità democratica – dice – è quella che da settimane inutilmente abbiamo indicato al Presidente della Repubblica e al Capo del Governo: annullare un procedimento elettorale illegale e riconvocare le elezioni regionali rivedendo contestualmente gli assurdi ed opachi meccanismi di presentazione delle liste. Una soluzione realizzata a beneficio di falsari e incapaci contribuirebbe invece ad aggravare il carattere illegale del regime partitocratico italiano”.

21,07

Al via il Consiglio dei ministri che dovrebbe varare il decreto legge interpretativo per risolvere il “nodo” delle Regionali. La riunione è iniziata alle 21.05.

21,01

“Sono in Consiglio dei Ministri dove stiamo facendo un decreto legge interpretativo delle norme che attengono alle elezioni regionali in modo che speriamo di poter ritornare a dare il diritto di voto anche ai nostri elettori del Lazio e della Lombardia”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente alla convention del Pdl organizzata in un teatro a Bari per presentare le liste che sostengono il candidato del centrodestra in Puglia, Rocco Palese. E’ stato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, a collegarsi per telefono con Berlusconi che è stato calorosamente applaudito dalla affollata platea (oltre 5.000 persone secondo gli organizzatori).

20,39

Silvio Berlusconi è arrivato a Palazzo Chigi da quasi un’ora ma si attende ancora l’inizio del Consiglio dei ministri che dovrebbe risolvere il ‘nodo’ delle Regionali.

20,27

“Se queste anticipazioni corrispondessero veramente al contenuto di un inverosimile decreto c’é da rimanere allibiti. In nessuna democrazia al mondo è immaginabile un intervento legislativo del governo in materia elettorale a comizi già convocati da cinque giorni. Se poi si aggiunge che il provvedimento interviene specificamente e unicamente su due casi concreti che riguardano due liste di un solo partito di maggioranza c’é da denunciare una vera e propria aggressione a principi fondanti l’ordinamento democratico”. Lo dice l’esponente del Pd Pierluigi Castagnetti. “Roba da regime – aggiunge – o nella meno grave delle interpretazioni una operazione clamorosamente illegittima per provocare una sentenza di inevitabile incostituzionalità con conseguente annullamento dei prossimi risultati elettorali e ripetizione delle elezioni medesime. In ogni caso, uno sbrego impersonabile e irreparabile all’ordinamento”.

20,10

“In questo Paese le regole valgono per i deboli e per i forti non valgono mai e questo è intollerabile”. Lo ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, parlando ad una manifestazione elettorale a Bologna, in un passaggio riferito alla vicenda delle liste elettorali. Casini ha citato il Consiglio dei Ministri sul tema delle liste elettorali. “Voglio sapere con quale credibilità e con quale idea di moralità – ha affermato – domani noi potremo andare ad escludere da un concorso pubblico un ragazzo che si sia dimenticato il certificato di nascita”. Secondo il leader dell’Udc “certo è falsato fare una competizione elettorale in Lombardia senza Formigoni. Ma mi chiedo anche con quale credibilità noi possiamo essere lo Stato”.

20,06

Questo è un vero e proprio golpe contro il quale occorre opporsi con una chiamata alle armi democratiche”. Lo afferma il leader dell’Idv Antonio Di Pietro riferendosi al decreto interpretativo sulle regionali che il cdm si accingerebbe a varare. ” Infatti, scenderemo in piazza con una grande mobilitazione di tutte le forze sociali e politiche. E’ l’ennesimo provvedimento ad hoc, fatto ad uso e consumo dei soliti noti, che calpesta regole, diritti e Costituzione. Truccano le carte mentre si è in corsa con un decreto che definiscono impropriamente interpretativo, al solo scopo di ingannare gli italiani, ma in realtà una vera e propria truffa. Fanno una legge per rendere lecito tutto ciò che fino ad ora era illecito. Operazione degna dei peggiori regimi: non c’é più il senso del limite e del diritto”.

19,57

“Sono un po’ in fibrillazione perché pare che si vada verso un decreto”. Lo ha detto la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino, nel corso di un incontro con esponenti del mondo della cultura in una libreria di Trastevere. Bonino aveva pochi istanti prima ricevuto una telefonata, alla quale aveva risposto con espressioni di incredulità, tra cui “roba da matti”. Poi ha detto: “Non si capisce cosa interpreti, in pratica si va verso un decreto che riammette le liste in Lazio e Lombardia. Questo è il paese…” “Adesso si emozionano – ha proseguito – perché la cosa riguarda potenti e prepotenti. In Veneto e in Emilia è irregolare tutta la procedura ma lì non si emoziona nessuno”.

19,54

Pierluigi Bersani preannuncia “una ferma opposizione” del Pd di fronte al decreto interpretativo che il governo si accinge a varare. “E’ evidente – ha detto il leader del Pd – che il governo vuole ovviare con il decreto ad obiezioni di tipo costituzionale, come sarebbe stato con un decreto cosiddetto innovativo. Usano il decreto interpretativo per arrivare comunque al risultato che gli serve per aggiustare il loro pasticcio; ma il trucco – sottolinea Bersani – c’é e si vede, in alcuni casi fino al ridicolo”. “Se decidono così – conclude – potranno aspettarsi solo una ferma opposizione”.

19,24

Mentre sta per riunirsi il Consiglio dei ministri per affrontare il nodo delle liste alle regionali, al Quirinale, a quanto apprende l’ANSA, si prenderebbe atto che il governo si è orientato verso l’ipotesi di un decreto-legge meramente interpretativo, e quindi non innovativo, della normativa vigente, accantonando la soluzione prospettata ieri sera al capo dello Stato. Il Colle, inoltre, prenderebbe atto che questo diverso provvedimento sarebbe adottato d’urgenza, tenendo presente l’esigenza di una rapida e certa definizione delle modalità di svolgimento della consultazione elettorale. A quel punto, stando agli stessi ambienti del Quirinale, i contenuti del provvedimento del governo sarebbero attentamente valutati appena sottoposti alla firma del presidente della Repubblica.

19,22

“E’ impensabile cambiare le regole durante la partita, soprattutto se a deciderlo è solo uno dei competitori. Per questo mi auguro che il Consiglio dei ministri rifletta a lungo prima di prendere una qualsiasi decisione”. Anche il senatore del Pd Nicola Latorre, considerato il braccio destro di D’Alema, invita il governo a non emettere un decreto sul caso delle lista non accolte e fa un paragone calcistico. “Diamo un semplice consiglio al presidente Berlusconi: si comporti – dice Latorre – come fece nel 1991 con Galliani, quando sconfessò la sceneggiata di Marsiglia annunciando che il Milan non avrebbe fatto ricorso per la partita persa in Coppa dei Campioni. Il Milan venne ugualmente eliminato e poi squalificato per un anno, ma lui ci fece una bella figura accettando le norme della competizione”. “Il paragone può apparire blasfemo, ma nulla può funzionare se non si rispettano le regole” sostiene il vicepresidente dei senatori del Pd.

19,15

“Quando si manomettono le regole, si mette a rischio la democrazia e la convivenza. Se dovessimo assistere ad una forzatura, come potremo spiegare da domani ai nostri figli che arrivare in ritardo ad un esame continuerà a comportare il non poterlo più sostenere? Il governo sappia che qualunque sia ‘l’interpretazioné delle norme a cui sta lavorando, dovrà assumersene per intero la responsabilità”. Lo dichiara in una nota Marina Sereni, vice presidente dell’Assemblea nazionale del Pd.

18,38

“Le parole di Bersani sono le parole di tutto il Pd: nessun accordo è possibile perché le leggi e le regole vanno rispettate da tutti”.Così su Twitter Dario Franceschini, presidente dei deputati del Partito democratico.

18,24

“Vorremmo capire quali sono le intenzioni del governo, visto che hanno deciso di tenere un Consiglio dei ministri questa sera alle 19.30. Non accetteremo che si aggirino le regole”. Lo chiede la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro che sottolinea come “ci sono organi competenti che devono ancora prendere delle decisioni e non si comprende il senso di questa fretta e fibrillazione”. “Pensare di trovare delle scorciatoie – osserva Anna Finocchiaro – mi sembra un atteggiamento molto pericoloso. Consiglierei al governo e alla maggioranza di abbassare i toni e di avere un atteggiamento più responsabile. Ogni pressione indebita sulle cariche dello Stato e sugli organi chiamati a decidere ci sembra una forzatura non sopportabile”. “Così come è inaccettabile un aggiramento delle regole con un provvedimento di urgenza” avverte l’esponente del Pd.

18,21

“Penso che il consiglio dei ministri straordinario si convochi per esaminare i dati sulla disoccupazione di oggi, la cassa integrazione che aumenta in modo vertiginoso”. Così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, a margine di una iniziativa elettorale a Bologna, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sul consiglio dei ministri straordinario convocato per la serata. “Questi sono i problemi di cui si deve occupare il consiglio dei ministri – ha rincarato – e non quelli della presentazione delle liste, di cui si occupano i partiti”.

18,07

“Ci auguriamo che la convocazione del Consiglio dei ministri per stasera non sia il preludio a un tentativo di modificare le regole in corsa in una materia delicatissima come le regole elettorali. Una forzatura di questo genere potrebbe creare problemi molto più gravi di quelli che intende risolvere”: così Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria del Pd. “Ripetiamo ancora una volta, come facciamo da giorni – aggiunge – che l’unico atteggiamento sensato è attendere le decisioni dei Tar e del Consiglio di Stato. Una decisione diversa, oltretutto, suonerebbe come atto di sfiducia nei confronti degli organi chiamati a giudicare”.

17,55

“E’ il momento delle responsabilità. Non c’é tempo da perdere: tutta l’opposizione unita si mobiliti per una grande manifestazione a difesa della democrazia. L’atto illegale che il Governo si appresta a fare va rispedito al mittente e contrastato in ogni modo”. E’ quanto afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci-Federazione della sinistra.

17,46

“Solo in un paese a regime fascista si può pensare che vengano cambiate le regole mentre si gioca la partita elettorale”. Lo ha detto il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro oggi a Cosenza. “Solo in un paese in cui la dittatura ormai ha preso il sopravvento – prosegue Di Pietro – si può pensare che ciò lo si possa fare durante le elezioni. Ritengo che ci siano gli strumenti tecnici e giuridici per valutare serenamente l’ammissibilità delle liste come è stato dimostrato nel caso Polverini per il Lazio, ma non può essere accettabile che soltanto perché una delle liste che è stata esclusa è del Popolo della libertà si debbano cambiare le regole del gioco”. “In queste elezioni e in tutte le altre precedenti – ha detto ancora il leader di Idv – molti partiti hanno visto le proprie liste escluse in taluni territori, anche in queste elezioni, anche ad Idv è capitato, ma certamente non ci permetteremo mai di dire che la colpa è dei magistrati piuttosto che della controparte politica. La verità è che questo governo si comporta come quel giocatore della partita che vedendo che perde impone che si ricominci la partita”.

17,44

“Vedremo, alle 19.30 c’é il cdm”. Così il premier Silvio Berlusconi risponde ai cronisti, al termine del vertice a palazzo Garzioli, sulla possibiltià che il Consiglio dei ministri vari stasera un decreto legge interpretativo sulle liste per le regionali.

17,32

Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia, Filippo Penati, ha telefonato al presidente della Corte d’appello di Milano, Alfonso Marra, per chiedere che venga rispettata la privacy dei nominativi delle persone che hanno firmato per le sue liste che ora sono al vaglio di alcuni esponenti del Pdl. “Da ieri – ha spiegato Penati – attivisti del Pdl talvolta in assenza dei due presentatori delle liste, Guido Podestà e Massimo Corsaro, stanno controllando le liste dei candidati avversari, tra i quali le mie”. “Ho detto subito – ha precisato Penati – che non ci sono problemi in merito ai controlli. Non abbiamo nulla da temere e da nascondere. Chiediamo però che ci sia attenzione rispetto ai dati sensibili contenuti in quegli elenchi. I militanti del Pdl hanno potuto accedere alle liste per la loro tutela giurisdizionale ma è pacifico che non possono diffondere alcun dato per il rispetto della privacy”. “Con la telefonata al presidente della Corte d’appello – ha concluso – ho voluto richiamare i responsabili degli uffici alle loro responsabilità in un momento così delicato”.

17,06

Il Consiglio dei ministri è stato convocato per le 18. All’ordine del giorno ci dovrebbe essere il decreto interpretativo in merito alla presentazione delle liste per le regionali.

17,05

“Contrariamente alle voci false che girano in questi minuti, il consiglio dei ministri oggi si fa e si svolgerà alle 18 e affronterà il problema delle elezioni regionali”: lo ha detto all’ANSA il ministro Roberto Calderoli.

17,01

‘No a decreto salvaliste retroattivo, e’ provvedimento impugnabile”. Lo afferma Vittorio Angiolini, ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Milano, l’avvocato che assiste la Lista Penati. “Apprendiamo che, nel corso del Consiglio dei Ministri convocato per oggi, il Governo discuterà un decreto amministrativo per il salvataggio delle liste escluse dalla Corte d’Appello – ha detto Angiolini -. Un provvedimento che prevede la reatroattività è di dubbia legittimità. Sarebbe infatti impugnabile in sede giurisdizionale e finirebbe per prolungare la situazione di incertezza attuale, probabilmente fino ed oltre lo svolgimento delle elezioni”.

16,33

“Come al solito, prosegue la sfida interna all’Idv a chi la spara più grossa. Di Pietro aveva appena finito di ‘chiamare alle armi’, ed è subito arrivato De Magistris a evocare Pinochet”: lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. “Ma c’é poco da ridere. Questi irresponsabili continuano a seminare odio. E’ come se i fatti di Milano del 13 dicembre non avessero insegnato nulla. E’ come se a qualcuno non fosse bastato un solo Tartaglia”, conclude.

16,29

Nulla è deciso ancora sulla convocazione del Consiglio dei ministri di questa sera. E’ in corso a Palazzo Grazioli un vertice con il premier Silvio Berlusconi. Nel corso della riunione si sta facendo il punto sul decreto interpretativo che dovrebbe essere all’ordine del giorno della riunione del Cdm. Una riunione mai convocata formalmente e che potrebbe anche essere posticipata a lunedì prossimo, si ragiona in ambienti della maggioranza, in attesa della sentenza del Tar della Lombardia sul listino di Formigoni, prevista per domani, e di quello del Lazio sulla lista del Pdl per la provincia di Roma.

15,51

“Loro governano per cui si facciano carico dei problemi del Paese altrimenti si riposino e vadano a casa”. Lo ha affermato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, parlando della situazione politica che si è creata dopo l’esclusione nel Lazio e in Lombardia delle liste del Pdl. “In tutto il Paese – ha spiegato Bersani – sono state escluse delle liste. Non c’é solo il caso lombardo e laziale. Non si può pensare di risolvere un pezzo del problema aprendone uno più ampio”. “Chi governa – ha proseguito – deve pensare per il Paese e non per una lista. Loro stanno governando per cui devono essere all’altezza di questa situazione”. Bersani ha quindi ribadito che c’é una parola che deve essere ripristinata: “si chiama regole”. “Chi fa un concorso – ha spiegato il segretario del Pd – se non arriva alle 12 viene buttato fuori, chi non oblitera il biglietto del treno paga la multa. Le regole sono un presidio della democrazia e il centrodestra non si azzardi a parlare di complotto”. Secondo il segretario del Pd questa situazione si è verificata “non per una incuria ma per le loro divisioni”. Bersani ha quindi invitato il centrodestra se ha delle buone ragioni ad affidarsi a tutti i gradi di giudizio che sono previsti per questi casi.

15,44

I radicali chiedono un incontro urgente con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: lo rendono noto Emma Bonino, Marco Pannella e Mario Staderini in un comunicato congiunto. “Da settimane – affermano – documentiamo violazioni gravissime e persistenti su tutto il territorio nazionale per le quali i diritti civili dei cittadini sono stati di fatto aboliti per l’intera fase di presentazione delle liste in tutte e 13 le Regioni, a cominciare dalla sistematica inottemperanza agli obblighi previsti dall’art 1, comma 4 della legge 43 del 1995, da parte del Ministero dell’Interno, dei Comuni, e della Rai-tv. Non si tratta, quindi, di “sanare” gli errori di alcuni in Lazio e Lombardia ma di ripristinare i diritti di tutti gli italiani e ristabilire le condizioni minime di legalità della campagna elettorale. Per questi motivi – conclude – chiediamo con urgenza un incontro al Presidente del Consiglio”.

15,29

“L’Italia è ormai una versione aggiornata del Cile anni ’70, dove Berlusconi e’ il novello Pinochet versione profetica, che ancora oggi, proprio lui, pontifica su cultura dell’odio e dell’amore, mentre gli esponenti della maggioranza accusano di irresponsabilità quelle forze politiche che come l’IdV non si arrendono al tentativo golpista”. E’ quanto afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV “Non siamo più in una democrazia plebiscitaria, già di per sé preoccupante, ma in un regime vero e proprio che sta attuando un colpo di Stato. Quando ancora non si è espressa la magistratura sul caso delle liste PdL escluse, il Governo lavora ad un decreto che, qualsiasi forma abbia, sarebbe comunque incostituzionale. Non è possibile infatti cambiare in corsa, per decreto, le regole in materia elettorale, almeno se si vuole restare nei limiti di un ordinamento democratico”.

15,19

“La chiamata alle armi da parte di un uomo di legge come Di Pietro non può che essere metaforica. Si tratta di un allarme a presidiare la democrazia dopo le dichiarazioni eversive e golpiste del centrodestra. Stiano tranquilli i vari Capezzone e Gasparri, sempre pronti a rispondere ai capricci del padrone, la nostra reazione sarà ferma, ma sempre nell’ambito di quanto previsto dalla nostra Costituzione. I cittadini non potranno rimanere in poltrona a vedere le televisioni truccate di Berlusconi”. Lo dichiara il capogruppo dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario. “Noi – sottolinea Belisario – non siamo come il ministro della Difesa che aveva dichiarato, in modo assolutamente chiaro ed esplicito, che sarebbe stato ‘disposto a tutto’, una affermazione pericolosissima proprio per il ruolo che ricopre. Certo, di fronte a una scelta golpista di Berlusconi, come quella di rovesciare per decreto le sentenze dei giudici, saremo costretti a chiamare i caschi blu dell’Onu”.

15,17

Il ministro della difesa, Ignazio La Russa, è appena giunto a palazzo Grazioli per incontrare il premier, Silvio Berlusconi. A via del Plebiscito sono presenti già altri ministri tra cui Roberto Maroni, Altero Matteoli, Roberto Calderoli. A palazzo Grazioli è inoltre presente Denis Verdini, coordinatore del Pdl.

14,54

“Non si cambiano le regole in corsa, non sono d’accordo a provvedimenti che cambiano le regole a giochi aperti”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, candidato per la riconferma per il centrosinistra, ha commentato così l’ipotesi di un decreto da parte del Governo che possa riammettere le liste escluse. “Noi – ha detto – non vogliamo vincere a tavolino: sono contento che nel Lazio il listino della Polverini sia stato riammesso, mi auguro che, nel rispetto delle regole, possa esserci un esito simile a Milano dal Tar”. Questa vicenda, secondo Errani, “non ha nulla a che fare” con la questione di una possibile riapertura dei termini per consentire a Bologna di votare per il sindaco: “Non esiste nessuna questione di scambio”.

14,50

“Il Governo sta cercando una soluzione che probabilmente verrà presa nel Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio tenendo conto dei rilievi del Presidente della Repubblica”. Così il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi al Tg1. “Perché è evidente a tutti -continua Bondi- che se viene a mancare la competizione tra le maggiori forze politiche, il risultato elettorale sarebbe falsato e noi diremmo le stesse cose se ad essere escluso fosse stato il Partito Democratico”.

14,44

“Di Pietro chiama alle armi? Stia tranquillo non è ancora abbastanza importante per dichiarare aperta la terza guerra mondiale”: così Margherita Boniver, deputato Pdl.

14,33

“Siamo ad uno stallo, non riesco a prevedere cosa accadra”. Così il senatore Filippo Berselli (An-Pdl), presidente della commissione Giustizia del Senato, a chi gli ha chiesto una previsione sulle vie d’uscita dal caos liste per le elezioni regionali. “Per la Lombardia il ricorso al Tar ed eventualmente al consiglio di Stato verrà sicuramente accolto – ha spiegato – Rimane il problema del Lazio, dove è stato impedito con la forza ai nostri rappresentanti di entrare per depositare le liste. E’ un problema grave, che da cui emergono anche reati. Quindi non so cosa succederà. Può darsi che venga fatto un rinvio. Ma ci vuole un decreto legge, che deve essere controfirmato dal Capo dello Stato, sennò bisogna ricorrere ad una legge ordinaria e tempi sono molto stretti”. Berselli si è detto convinto che in sede di giustizia amministrativa il listino di Formigoni sarà ammesso. “Per Roma invece la situazione è diversa – ha spiegato – Non credo che la questione possa essere risolta dalla giustizia amministrativa. Per ovviare a questa situazione anomala determinata da reati commessi in danno di nostri rappresentanti, la strada a mio avviso è far slittare le elezioni del Lazio. Esiste però il problema di un decreto legge che deve essere controfirmato dal Capo dello Stato”. I problemi di questi giorni non sono segno allora di una spaccatura nel Pdl, una lite tra Fini e Berlusconi? è stato chiesto: “No, no” ha risposto Berselli.

14,31

La procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulle firme false per le liste per le regionali aperta in seguito a un esposto dei radicali.