Sì al Lodo Alfano retroattivo. “Il Quirinale fuori dalla discussione alle Camere”

Pubblicato il 19 Ottobre 2010 - 19:37 OLTRE 6 MESI FA

A proposito della proposta di legge costituzionale sulla disciplina dei processi nei confronti delle alte cariche dello Stato in discussione alla Commissione del Senato della Repubblica, al Quirinale si ribadisce – come già affermato il 7 luglio scorso – che la Presidenza della Repubblica resta sempre rigorosamente estranea alla discussione, nell’una e nell’altra Camera, di qualunque proposta di legge e di sue singole norme, specialmente ove si tratti di proposte di natura costituzionale o di iniziativa parlamentare.

La Commissione Senato ha dato l’ok al lodo Alfano retroattivo, per la sospensione dei processi di ieri e di oggi. Il portavoce dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando aveva lanciato un appello al Colle: “Il presidente Napolitano trovi il modo per non coinvolgere la presidenza della Repubblica in questa immorale proposta. Crediamo e chiediamo che Napolitano sappia trovare le forme più opportune per tenere il Quirinale fuori da questa norma scellerata. E’ una disposizione che cerca di coinvolgere la figura del Capo dello Stato, organo costituzionale posto a garanzia della Carta, e che sicuramente sarà travolta dal referendum popolare”.

“Il regime dell’impunità ha gettato la maschera con una proposta di legge costituzionale che non ha precedenti è indegno, infatti, garantire retroattivamente l’impunità al capo del governo”. “Non ci resta che denunciare politicamente – conclude l’esponente dipietrista – i seguaci di fini e di Lombardo che, al di là di tante affermazioni, hanno confermato ancora una volta la loro subalternità alle esigenza personali di impunità del capo del governo”, aveva detto ancora Orlando.