Lorenzo Fontana, chi è il nuovo Presidente della Camera: l’uomo della destra profonda, le nozze gay non esistono…

Lorenzo Fontana: chi è il nuovo Presidente della Camera, l'uomo della destra ultra cattolica contrario a nozze gay ed aborto. Per Fontana la Russia di Putin è un modello etico e sociale.

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2022 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA
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Lorenzo Fontana, chi è il nuovo Presidente della Camera (foto Ansa)

Lorenzo Fontana della Lega è stato eletto Presidente della Camera con 222 voti. Subito dopo l’elezione che è stata accompagnata da una contestazione (Zan e Scarpa del Pd hanno alzato uno striscione con su scritto No a un presidente omofobo e pro Putin ndr), i deputati dell’opposizione non hanno applaudito. Ha invece applaudito soddisfatto Salvini: Fontana è infatti un suo fedelissimo. 

Lorenzo Fontana chi è: ultra cattolico è contro l’aborto e le unioni gay

Veronese doc, classe 1980, Lorenzo Fontana è vicesegretario responsabile esteri della Lega dal 2016, eurodeputato dal 2009 al ’18, quindi eletto deputato. Nello stesso anno è stato ministro per la famiglia e le disabilità sino al 2019,vicepresidente della Camera e titolare degli Affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I.

Grande tifoso gialloblù, laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia , è considerato l’esponente di punta dell’ala dura del partito. Ultraconservatore e tradizionalista, da sempre ha messo in primo piano nella sua attività politica la sua fede cattolica, in prima fila contro l’aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell’Europa.

In un convegno dell’associazione Pro Vita Onlus disse che i matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l’immigrazione di massa dall’altro, “mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni” paventando il rischio di “cancellazione del nostro popolo”.

Basta scorrere il suo account twitter per capire la sua vicinanza alla storia della Chiesa e dei santi. Quasi ogni gionro twitta il santo del giorno allegando una sua foto e una bereve nota esplicativa. Pochi giorni fa, il 7 ottobre, ha celebrato l’anniversario della battaglia di Lepanto. Quel giorno, sono le parole di Fontana, la Lega Santa riportava la vittoria “contro l’avanzata ottomana. L’ Europa cristiana – aggiunge – fiera della sua identità, otteneva una straordinaria vittoria. Oggi si ricorda la Madonna del Rosario”.

Due giorni prima, rese omaggio alle vittime della strage in Mozambico: “Colpevoli di essere cristiani e per questo sgozzati da terroristi. Il giorno dopo l’omicidio di suor Maria de Coppi, altro sangue di cristiani, scorre in Mozambico”.

Fontana contro l’elezione di Biden e per i “patrioti Repubblicani”

Ma Fontana ha posizioni nette anche in politica estera. Pochi giorni dopo il voto criticò le parole del presidente Biden. “Probabilmente, il presidente democratico, è consapevole di quanto accadrà nelle elezioni di metà mandato, dove i patrioti Repubblicani vinceranno”. Fontana twittò così in risposta a Joe Biden, quando dopo l’affermazione del centrodestra disse: “avete visto cosa è accaduto in Italia, non possiamo essere troppo ottimisti”.

Il rapporto con la Russia “modello” etico e sociale

In passato, Fontana si è schierato contro le sanzioni economiche alla Russia. Il paese governato da Putin viene da lui considerata un “modello” sotto il profilo etico e sociale.

Il rapporto con la Russia è nei fatti. Ha patecipato al convegno “Conoscere Eurasia”, associazione guidata da Antonio Fallico, console onorario della Federazione russa a Verona e presidente di Intesa Sanpaolo a Mosca. Al Congresso mondiale delle Famiglie che venne organizzato a Verona nel 2019 con il patrocinio del Ministero da lui guidato, Fontana ha avuto come ospite d’onore Alexey Komov che lavorava per la fondazione creata da Konstantin Malofeev, oligarca russo ora sotto sanzioni.

Verona ha un forte legame con la comunità russa. In città è presente l’ufficio territoriale della Repubblica separatista di Donetsk da ben prima della guerra in Ucraina.

A Libero, dopo l’inizio della guerra aveva commentato così a proposito delle sanzioni: “Dire che le sanzioni alla Russia vanno riviste, non significa essere filo putiniani, bensì filo italiani. E poi chiariamo che essere contrari alle sanzioni non significa appoggiare la Russia. La Lega fin da subito ha detto chiaramente che la guerra voluta da Putin è una follia. Chi invade un Paese sovrano ha sempre torto”.