M5S, Conte e Statuto sospesi: per il Tribunale di Napoli sono abusivi, accolto reclamo di tre militanti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2022 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA
m5s conte statuto

Giuseppe Conte (Ansa)

M5S, Conte e Statuto sospesi, la sentenza del Tribunale di Napoli. “Il Tribunale Civile di Napoli, in sede di reclamo, ha disposto la sospensione dell’efficacia delle votazioni con cui nell’agosto 2021 è stato modificato lo statuto del Movimento 5 stelle. E anche l’elezione di Giuseppe Conte alla presidenza, carica prevista dallo stesso statuto”.

M5S, Conte e Statuto sospesi, la sentenza del Tribunale di Napoli

Lo conferma l’avvocato Lorenzo Borré. Il legale ha sostenuto il ricorso di tre militanti, in rappresentanza di diverse centinaia di iscritti che hanno partecipato al pagamento delle spese legali con una raccolta di fondi.

“E’ stata ripristinata la democrazia all’interno del Movimento 5 Stelle. I veri sconfitti sono Conte, Fico e Di Maio che hanno tutti pari responsabilità politiche”. Lo dice all’ANSA Steven Hutchinson, uno dei tre attivisti napoletani del Movimento 5 Stelle che ha presentato il ricorso su cui si è pronunciato il Tribunale di Napoli. “Si ritorna – aggiunge – allo Statuto uscito dagli Stati generali del febbraio 2021. Da qui bisogna ripartire. Auspichiamo che vengano riconosciuti gli errori da tutti i responsabili”.

Cosa dice lo Statuto M5S

Un garante, un presidente, gruppi territoriali al posto dei meetup. E il coinvolgimento degli iscritti tramite “idonee piattaforme internet” e non più quella di Rousseau.

Sono alcuni dei capisaldi dello statuto del M5s approvato all’inizio di agosto dell’anno scorso, con modifiche che oggi sono state sospese dal Tribunale di Napoli, nel dispositivo con cui è stato accolto il reclamo di tre attivisti.

Una nuova bocciatura dopo quella di dicembre da parte della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti. Commissione che verifica i requisiti di democraticità interna per fare accedere le forze politiche ai benefici fiscali, fra cui il 2xmille.

Lo statuto del M5s inquadra il presidente come l’unico titolare e responsabile della determinazione e dell’attuazione dell’indirizzo politico.

Può essere sfiduciato con delibera assunta all’unanimità dai componenti del Comitato di Garanzia o dal Garante (“è il custode dei Valori fondamentali”. E “ha il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme del presente Statuto”), ratificata da una consultazione in rete degli Iscritti.

Fra i 25 articoli dello statuto M5s, anche quello relativo alla clausola arbitrale. Qualsiasi controversia “tra gli Iscritti, i Gruppi territoriali, gli Organi Associativi e/o i loro componenti e l’Associazione”, prevede il testo, “sarà oggetto di un preventivo tentativo di conciliazione da svolgersi, senza obbligo di procedura, avanti ad un mediatore estratto a sorte tra i mediatori iscritti nell’elenco dei mediatori del MoVimento 5 Stelle predisposto e tenuto dal Comitato di Garanzia”.

Introdotto come novità anche un riferimento alla “cura delle parole”. Si prevede che “le espressioni verbali aggressive devono essere considerate al pari di comportamenti violenti”.