M5s e la “questione Pizzarotti”: Casaleggio dall’avvocato per cacciarlo

di Daniela Lauria
Pubblicato il 11 Giugno 2014 - 13:38| Aggiornato il 16 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
M5s e la "questione Pizzarotti": Casaleggio studia un modo per cacciarlo

Beppe Grillo e Federico Pizzarotti

PARMA – E’ fuoco incrociato su Federico Pizzarotti. Prima l’attacco sul blog di Beppe Grillo che pubblica un post intitolato: “Le promesse mancate del sindaco di Parma”. Poi la Casaleggio Associati che studia un modo per far fuori il sindaco poco grillino con l’avvocato Michelangelo Montefusco, quello che preparò le espulsioni di Giovanni Favia e Federica Salsi, già all’opera. Mentre Pizzarotti, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, assicura: “Non penso che sarò espulso, sono i media che cercano di montare un caso”.

Intanto però c’è chi invoca una “questione Pizzarotti”, al pari dell’ottocentesca questione meridionale, con lo Stato Casaleggio pronto ad armarsi contro il brigante Capitan Pizza. Il maggior sospetto è che il sindaco di Parma stia tramando alle spalle del Movimento per diventare il leader dei dissidenti grillini e dar vita a nuova formazione politica.

La via dell’espulsione però non è così immediata e non può essere la stessa usata per le epurazioni parlamentari. A livello locale infatti vengono create delle liste autonome che partono dai MeetUp e che poi eleggono i loro rappresentati. L’inghippo legale al quale appigliarsi sarebbe perciò quello della revoca dell’uso del simbolo. Pericolosa in questo senso è la fronda di grillini parmensi che nei giorni scorsi hanno creato una lista alternativa sotto il nome di Amici di Beppe Grillo per dimostrare il loro dissenso nei confronti della Giunta Pizzarotti.

Su Facebook il sindaco torna a difendersi, forte anche di un discreto seguito tra gli attivisti preoccupati che un’altra guerra fratricida non giovi affatto al Movimento, già uscito con le ossa rotte dalle urne dello scorso 25 maggio:

“Da due anni in prima fila per la mia splendida città. Un lavoro che non concede più vita privata, amici e notti serene. Lo si fa per qualcosa di molto più grande. Alcuni versano fiumi di bile e cattiverie. Io la rivoluzione la faccio col sorriso”.

Intanto sul blog non mancano occasioni per evidenziare l’inadeguatezza di un sindaco non più considerato Cinque Stelle, almeno dai suoi capi. A partire proprio dai risultati ottenuti a Parma dal M5s (19%) all’indomani delle europee. A ciò si aggiunga l’annosa questione dell’inceneritore a Parma, promessa elettorale che valse a Pizzarotti la vittoria alle scorse amministrative. Nodo al quale Grillo e Casaleggio, potrebbero appigliarsi per chiedere una verifica del mandato di Pizzarotti, reo di non essersi opposto all’avvio dell’impianto.