Renzi difende emendamento Guidi. Asse M5S-Lega

di Danilo Meconio
Pubblicato il 1 Aprile 2016 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
M5S e Lega firmano alleanza per far saltare il Governo

M5S e Lega firmano alleanza per far saltare il Governo (nella foto Luigi Di Maio)

ROMA – Matteo Renzi difende l’emendamento che ha portato alle dimissioni di Federica Guidi. Non c’era conflitto di interesse, secondo lui, così come è “ovvia” la firma del ministro Boschi su un emendamento del governo. E intanto si è stabilito un asse M5S-Lega per far cadere il governo.

“Il progetto di cui stiamo parlando dà posti di lavoro – ha detto Renzi – , è una cosa sacrosanta da fare, aver consentito a delle persone di venire in Italia e fare degli investimenti è una cosa sacrosanta, io lavoro perché si creino posti di lavoro”. Il primo ministro ha risposto a una domanda sul progetto Tempa Rossa. Progetto – aggiunge – che “io stesso avevo annunciato mesi prima”.

Anche Boschi difende quell’emendamento: “Il ministro per i rapporti con il Parlamento, cioè io, da regolamento deve autorizzare tutti gli emendamenti del governo. Tampa Rossa è un progetto strategico per il paese che prevede molti occupati nel Mezzogiorno e lo rifirmerei domattina”, ha detto a Bologna il ministro Boschi.

E intanto la Lega Nord e il Movimento Cinque Stelle siglano l’alleanza per far cadere il governo. Il passo arriva nel giorno successivo alla vicenda delle dimissioni del ministro Federica Guidi per la vicenda della telefonata al compagno Gianluca Gemelli in cui gli parlava dell’approvazione di un emendamento da cui traeva vantaggio economico.

A Lega e M5s il semplice e motivato passo indietro di Guidi non basta. Vogliono che sia tutto il governo a fare le valigie.   Idea venuta  a M5s che per bocca di Luigi Di Maio ha spiegato: “In discussione è tutto l’esecutivo perché è inadeguato, ha messo al comando persone al soldo delle lobbies. Chi ci vorrà venire dietro venga”. E ancora: “Chi vuole mandare a casa il Governo Renzi? La minoranza Pd lo vuole o vuole tenersi la poltrona?”.

A chiamata M5s ha subito risposto presente la Lega Nord che per bocca di Massimiliano Fedriga ha risposto: “Voteremo sicuramente la sfiducia. Riteniamo che sia una responsabilità collettiva del governo non si possono usare i ministri come capro espiatorio”. Matteo Salvini ha confermato il tutto poco dopo: “Attendo di scrivere con i Cinque Stelle la mozione di sfiducia e di votarla il prima possibile in Parlamento”.

Forza Italia, invece, punta ad una sua mozione di sfiducia. E chiede a M5s e Lega di votarla: “Presenteremo anche noi le nostre mozioni e chiederemo al M5S di votare le nostre” ha detto  Renato Brunetta. “Stiamo valutando come Forza Italia e con il resto delle opposizioni il da farsi – ha aggiunto il capogruppo di FI – per avere un atteggiamento fermo e unanime nei confronti di questo esecutivo che le ha sbagliate tutte”.

Infine la sinistra Pd. Riuscirà nell’impresa dell’auto-sgambetto? Per ora una voce critica c’è, quella di Enrico Rossi:  “Nominando Guidi, Renzi non ha innovato. Fin dall’inizio c’era un oggettivo conflitto di interessi che poi è esploso”.