M5s flop, Becchi scopre tv e giornali: “Web e piazze non bastano più”

Pubblicato il 29 Maggio 2013 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
Paolo Becchi

Paolo Becchi

ROMA –  Per mesi sono state il vero punto di forza e la vera differenza del Movimento 5 Stelle. Ora, dopo il flop alle comunali, il web e le piazze diventano insufficienti. Parola di Paolo Becchi, filosofo vicino al M5s, a lungo ritenuto uno degli ideologi del movimento, poi messo in disparte dopo la sua “giustificazione” degli spari di Luigi Preiti a Palazzo Chigi.

Per Becchi la sconfitta di M5s alle Comunali è legata a limiti di comunicazione. ”Dobbiamo comunicare meglio- spiega in due interviste, una alla Stampa e l’altra al Corriere della Sera –  i nostri parlamentari spiegano in rete tutto quello che fanno, ma la rete è insufficiente”.

Per Becchi, quindi, il web e le piazze ”ora non bastano più:  bisogna diffondere i risultati e per farlo  servono tv e giornali. Bisogna concedersi, a costo di commettere qualche sciocchezza”. Le comunali hanno rappresentato ”una battuta d’arresto. Bisogna capire che è capitato”, osserva Becchi.

”Intanto è capitato che siamo usciti da un periodo molto difficile, nel quale siamo stati messi nell’angolo anzitutto in Parlamento. Ci siamo fatti accerchiare. E’ che quel posto e’ pieno di vecchie volpi e i nostri sono tutti di primo pelo, alcuni molto bravi, ma mediamente parecchio inesperti”. ”Il problema ”non è di Grillo, casomai bisognava controllare se valesse la pena presentarsi in certi Comuni. Servono candidati radicati sul territorio”, prosegue Becchi, secondo cui alla base dell’allontanamento degli elettori dall’M5S c’è il fatto che ”la gente ha cominciato a percepire che il Movimento è nuovo, radicale, pericoloso perché vuole ribaltare l’Italia come un calzino”.