Giallo falso Vendola: chi telefona agli M5S per comprarli? Scherzo o mercato?

Pubblicato il 19 Marzo 2013 - 15:32| Aggiornato il 19 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è un falso Vendola che chiama esponenti del Movimento 5 Stelle (almeno uno) proponendo di passare a Sel. Ma chi è a chiamare veramente? E’ solo lo scherzo di una radio o un reale tentativo di compravendita dei parlamentari grillini? C’è chi dice che è Barty Colucci  di Rds, ma dal network fanno sapere che solo una telefonata è dell’imitatore. Quindi la prima, quella che ha scatenato tutto? Mistero.

Facciamo ordine. Francesco Campanella, senatore M5S, scrive su Facebook: “Nichi Vendola mi ha chiamato e propone inciucio, ma io non cedo”.

“Io non chiamo nessuno, è scherzo telefonico e ti querelo“. Replica con stizza il leader di Sel. Nel mezzo della discussione tra Francesco Campanella e Vendola finisce l’altro senatore M5s, Mario Michele Giarrusso.

La presunta telefonata di Vendola

Quello che, forse, è partito come scherzo telefonico, diventa un vero e proprio caso politico. Da una parte c’è Campanella, che prima accusa Vendola tramite Facebook:

“Sono offeso. Profondamente offeso. Offeso che una scelta etica sia stata scambiata per disponibilità all’inciucio, che una scelta difficile sia equivocata, come infedeltà ai propri impegni, che un attivista 5 stelle sia scambiato per un aspirante politico di professione. Non sono in vendita”.

Poi, dopo la di Vendola smentita, si scusa:

“Apprendo che, l’on.le Vendola dichiara di non avermi mai chiamato. Ho ricevuto da un “numero privato” lunedì 18 una telefonata di una donna che mi chiedeva di potermi passare al telefono il “Presidente Vendola” dopodichè al telefono ho parlato con un uomo con la stessa cadenza e le stesse caratteristiche di pronuncia che avevo sentito in televisione all’onorevole Vendola. […] Non sono uso ad esser fatto segno a scherzi telefonici e non frequento l’on.le Vendola quindi ho ritenuto reale la telefonata in relazione ad approcci riferiti da altri colleghi da parte di politici riferibili ad altri partiti della maggioranza. Questi i fatti all’origine del mio post”.

La replica di Vendola

E il leader di Sel non rimane certo impassibile, ma replica duramente lamentando diffamazione e annunciando querele:

Purtroppo non sapevo dell’esistenza del senatore Francesco Campanella del M5S, che farnetica di una mia presunta telefonata per proporgli di entrare in Sel. Penso che sia stato vittima di uno scherzo. Lo appuri subito e mi chieda scusa, altrimenti lo porterò in tribunale, dove dovrà risarcirmi per una diffamazione così ridicola e patetica. Non sono un venditore né un compratore di onorevoli senza onore”.

Il caso Giarrusso

Ma anche Vendola, in questo gioco che oramai li travolge, cade in errore quando scambia per post di Giarrusso quello che in realtà era una semplice condivisione, mero copia/incolla, delle parole e delle accuse di Campanella, già da un paio d’ore ritrattate. E così allo stato condiviso da Gianrusso, ma non suo, il leader di Sel è pronto a difendersi:

“Questa mattina anche il senatore Giarrusso (M5S) riferisce di aver ricevuto una mia telefonata. Anche da lui mi aspetto le scuse, in caso contrario ne risponderà in tribunale. Poco fa il senatore Campanella, evidentemente imbarazzato, si è giustificato dicendo “non so se era uno scherzo, al telefono sembrava Vendola”. Poteva benissimo verificare, prima di rendere pubbliche accuse così infamanti”.

La pace

L’intrigata querelle tra M5s e Sel attira l’attenzione di media ed elettori, smuove senatori e diretti interessati, ma così com’era iniziata, finisce. Pacificatrice fu la telefonata, vera stavolta ma solo questa, tra Vendola e Campanella, con il “non più offeso” senatore M5s che annuncia ai cronisti:

“Vendola mi ha chiamato stamane. Ci siamo chiariti”.

Anche Giarrusso, viste le polemiche imperanti, non perde tempo e cancella da Facebook quello stato condiviso.

La smentita della pace

Il portavoce di Vendola, Paolo Fedeli, smentisce che Vendola abbia chiamato Campanella: ”Siamo ben oltre il ridicolo: Nichi Vendola non ha mai parlato questa mattina con il sen. Campanella.Forse e’ ora che qualcuno chieda scusa e concluda questa sceneggiata grottesca”.

La voce

Su Facebook si sparge una voce: “E’ stato Barty Colucci, che imita Vendola a Rds”.

La smentita di Rds

Rds però smentisce con un comunicato. O meglio, specifica che Barty Colucci una telefonata l’ha fatta, ma non la prima. Era solo una “finta” telefonata di scuse. Quindi, rimane il mistero: chi è stato il primo a chiamare Campanella?

Ecco il comunicato integrale: La segreteria di Nichi Vendola contatta Barty Colucci, comico e imitatore di “Tutti Pazzi per RDS”, già protagonista dei numerosi scherzi realizzati dalla trasmissione radiofonica condotta da Max Pagani, Rossella Brescia e Claudio Cannizzaro, in onda ogni giorno sul network radiofonico RDS dalle 5 alle 9 e sul sito www.rds.it, per avere conferma che fosse lui l’artefice dello scherzo al senatore grillino Francesco Campanella, dopo le dichiarazione rilasciate da quest’ultimo sulla propria pagina Facebook: “Oggi mi ha chiamato Vendola. Mi ha fatto i complimenti per la mia scelta su Grasso e mi ha manifestato disponibilità ad accogliermi nelle fila della maggioranza laddove Grillo mi cacciasse […]”. Risposta negativa da parte dello staff di “Tutti Pazzi per RDS” che coglie però l’occasione al volo. Barty Colucci veste quindi nuovamente i panni del leader di Sel e contatta il senatore Campanella per chiarire l’”equivoco” perché come dice il finto Vendola “Sa di imitatori ce ne sono tanti in giro”… Lo scherzo andrà in onda – mercoledì 20 marzo – tra le 8 e le 9, durante la diretta radiofonica di “Tutti Pazzi per RDS” sulle frequenze RDS e sul sito www.rds.it