M5s a Gela appoggia Ncd, a Lecco non rifiuta accordi (contro divieto di alleanze)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Giugno 2015 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
M5s a Gela appoggia Ncd, a Lecco non rifiuta accordi (contro divieto di alleanze)

M5s a Gela appoggia Ncd, a Lecco non rifiuta accordi (contro divieto di alleanze)

ROMA – M5s a Gela appoggia Ncd, a Lecco non rifiuta accordi (contro divieto di alleanze). La regola dentro il Movimento 5 Stelle è ferrea: si votano i propri rappresentanti, punto. Anche se a livello locale significa garantirsi quasi sempre una sicura sconfitta. Perlomeno a Gela in Sicilia e a Lecco in Lombardia o ancora a Laives sulle valli valtellinesi, la regola ha trovato le sue eccezioni.

A Gela, il candidato cinquestelle Domenico Messinese, giunto al ballottaggio col sindaco uscente Angelo Fasulo sostenuto dal Pd e dalla lista di Rosario Crocetta (presidente della Regione) il “Megafono”, riceverà il sostegno di Ncd. “Basta al clientelismo che noi stessi abbiamo denunciato. Se necessario saremo la sesta stella nel progetto del Movimento”, le parole del candidato Ndc (ne riferisce Francesco Mesano de La Stampa). Giancarlo Cancelleri, descritto come l’uomo forte del Movimento in Sicilia, ha messo le mani avanti: “Niente alleanze, solo endorsment”.

A Lecco, posizione un po’ più sfumata. Massimo Riva, il candidato 5 Stelle che non è riuscito ad arrivare al ballottaggio, ha presentato ai suoi elettori un documento dove sono illustrati i punti dei programmi dei due candidati sfidanti (Pd contro centrodestra senza Ncd) che pescano da quello di Cinquestelle. E il divieto? “È una soluzione che ci permette di evitare endorsement pubblici ma allo stesso tempo consente ai nostri elettori di entrare nella partita del ballottaggio. Facendo venire i partiti sulle nostre proposte. Senza fare accordi”, se l’è cavata Riva.

A Laives, in Valtellina, M5S ha sottoscritto un accordo che garantirà l’appoggio esterno al sindaco di centrodestra già eletto in cambio della realizzazione di alcuni punti del programma. Tutti i consiglieri eletti assicurano che c’è la benedizione di Grillo e Casaleggio.