M5S, la base si sfoga contro Grillo: “Così rischiate di far tornare Berlusconi”

Pubblicato il 22 Marzo 2013 - 12:56| Aggiornato il 1 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Attenzione a non riconsegnare il Paese di nuovo al Cavaliere, evitiamo di cadere dalla padella alla brace”. Non sono pochi, nei forum grillini, gli attivisti e simpatizzanti 5 Stelle che evocano lo spettro. A furia di dire “Sono tutti uguali” e “mai con Bersani” il rischio è di dare un vantaggio a Berlusconi. Ora in termini di sondaggi, ma domani in termini elettorali. Beppe Grillo con i portavoce Crimi e Lombardi proprio giovedì ha detto per l’ennesima volta: “Mai un’alleanza con Bersani, né con nessun’altro”. Ma stavolta l’ha detto a Giorgio Napolitano, nelle ore in cui deve decidere a chi affidare l’incarico per un governo. E la posizione di Grillo, a giudicare da molti commenti, non è condivisa da tutta la base, anzi. Repubblica ha selezionato alcune voci:

«Sono molto deluso – scrive Vincenzo – mi sembra si stare in una dittatura. La cosa più democratica sarebbe fare un bel referendum online, solo per gli iscritti al movimento, per capire esattamente cosa vogliono». La trincea anti berlusconiana è argomento comunque sentito nel movimento. E a sostenere la fronda interna ci pensano anche alcuni simpatizzanti del Pd, subito individuati e ancora più in fretta insultati. Uno di loro scrive: «Sono un elettore di Bersani. Avete la possibilità di governare, perché non sfruttare questa occasione unica? Il discorso del “tutti a casa” non ha senso!!!». Ma nella piazza del grillismo stavolta il vento sembra soffiare a favore della creatura di Casaleggio. «Avete mandato ai mittenti le foglie di fico – ricorda Gabriele ora vedremo se vogliono sputtanarsi sostenendo che il movimento non si assume responsabilità». Tabula rasa invoca anche il perugino Leonardo: «I partiti si stanno autodistruggendo. Bisogna andare avanti così senza cedere a lusinghe e/o inciuci e/o premi di consolazione». L’arena più amata dal movimento lascia poco spazio a manovre diplomatiche. «Gargamella vuole gestire il “cambiamento”! È vero non sono tutti uguali – attacca Pierpaolo – per me è peggio di tutti». Avanti «come caterpillar», sembra quasi gridare Paolo. La ferita provocata dal primovoto del Senato ha segnato il movimento. Molti utenti mettono nero su bianco il consenso al Fondatore anche solo con un generico «forza Beppe» o «avanti così». L’obiettivo è fare massa critica e diluire i distinguo. L’approccio èpiù ruvido del solito: «Ai piddini un messaggio – scrive Ottaviano la vostra missione di infiltrarvi nel blog è miseramente fallita. Ma non andatevene , ci piace insultarvi ». La vittima preferita è semprepiù spesso il Pd: «Potete dare la fiducia al Movimento e metterlo alla prova, visto che dite sempre che non saprebbe governare. Siete solo chiacchiere e distintivo!». Tommy si spinge anche oltre, minaccioso: «Troll (nel gergo delweb un “provocatore”, ndr) falliti, lasciate in pace il nostro blog e sperate che alle prossime elezioni riusciamo a cacciarvi via democraticamente, perché vi cacceremo via in tutti i casi». La riflessione amara di tal Gregory fotografa comunque il vicolo cieco di un intero Parlamento: «Come no – provoca in romanesco – un governo targato Cinque stelle… Certo, il primo partito d’Itaglia… A Beppe Gri’, te ne potevi rimane’ a casa, a ‘sto punto che ce sei venuto a fa’, rappresenterete sì e no il 18% degli itagliani e non avete i nomi all’altezza per un governo? O ce mandi la massaia con tre figli e la mettiamo all’Economia?».