M5S, Luigi Di Maio: “Votare Pd è votare Forza Italia. In Sicilia ci sono le prove”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Dicembre 2017 - 06:59 OLTRE 6 MESI FA
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M5S, Luigi Di Maio: “Votare Pd è votare Forza Italia. In Sicilia ci sono le prove”

ROMA – “In Sicilia hanno vinto grazie agli impresentabili arrestati e condannati e a una miriade di liste. Oggi la maggioranza di centrodestra ha già perso la Lega ed è tenuta in vita dai voti del Pd che hanno contribuito all’elezione di Miccichè come presidente. Questo non sorprende. Forza Italia e Pd hanno lo stesso programma: tenere in vita il sistema morente. Il 4 marzo si sceglie tra il programma di cambiamento del MoVimento e il programma di immobilità di Pd FI”. Lo scrive il candidato premier M5S Luigi Di Maio in un post sul blog di Beppe Grillo dal titolo: “Votare Pd è votare FI. In Sicilia ci sono le prove”.

“Solo che diversamente da quanto accaduto in Sicilia loro non avranno la maggioranza. Nella prossima legislatura, l’unica possibilità per gli altri partiti è quella di sostenere un governo 5 stelle. Oggi il Pd è al 20%, Forza Italia al 15%. L’incastro è impossibile. L’unica occasione di stabilità siamo noi. O sostengono noi o si torna a votare”, sottolinea Di Maio.

Sempre nello stesso post, anche il candidato M5S in Sicilia Giancarlo Cancelleri scrive:

Oggi la Sicilia è tornata indietro di 10 anni. Era il luglio 2006 quando Gianfranco Miccichè fu eletto per la prima volta presidente dell’Ars. 11 anni dopo è di nuovo lì, e con lui tutto quel sistema politico che ha distrutto la nostra isola. Quando in campagna elettorale vi dicevamo che la Sicilia correva il rischio di sprofondare nel passato non scherzavamo. Non scherzavamo nemmeno quando dicevamo che votando il Pd avreste votato Miccichè: oggi infatti la sua elezione è avvenuta grazie ai voti del Partito Democratico. Un Renzusconi in salsa sicula che anticipa quello che succederà a livello nazionale.

L’unica consolazione è che stavolta ci sarà il Movimento 5 Stelle a vigilare. Fermeremo ogni loro porcata. Oggi ad esempio abbiamo smascherato il deputato di maggioranza che ha mostrato la scheda col proprio voto (segreto) a un assessore di Musumeci per dimostrare la sua obbedienza al partito. Ci sono insomma tutti i presupposti per farci rimpiangere Crocetta. Il che è davvero terrificante…