M5s, Myrta Merlino attacca Di Maio su rimborsopoli: “Onestà vale sempre o non vale niente”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2018 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA
Myrta Merlino attacca Di Maio su rimborsopoli

Myrta Merlino

ROMA – Affondo della giornalista Myrta Merlino nei confronti di Luigi Di Maio. Su twitter la conduttrice de L’aria che tira, su La7, è intervenuto sul caso dei finti rimborsi degli stipendi da parte di alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle.

Sul suo profilo Twitter Merlino lancia una frecciata al leader politico del Movimento 5 stelle: “Il giorno più duro per Di Maio. Solo i 5 stelle rimborsano ma se qualcuno non lo fa il problema è doppio. Onestà, onestà, o vale sempre o non vale niente”.

LO SCANDALO – A mettere nei guai i pentastellati sono stati Andrea Cecconi e Carlo Martelliche però sono probabilmente solo la punta dell’iceberg rimborsopoli, il caso esploso sugli ammanchi nelle restituzioni dei parlamentari, che potrebbe arrivare a superare il milione di euro.

Il caso è stato preso molto seriamente dai vertici, che reagiscono in maniera durissima. “Le mele marce le trovo e le caccio, nessuno inficerà il nome del M5S”, è il diktat del capo politico.

La questione, secondo il servizio delle Iene andato in onda domenica sera, riguarda almeno una decina di parlamentari e non solo Cecconi e Martelli. E dalle prime verifiche i vertici del Movimento ammettono come il “buco” sulle restituzioni per il fondo per il microcredito sia “più grande” degli oltre 200mila euro preventivati dai media.

Alla cifra di 226 mila euro di ammanco, che ha fatto scattare l’allarme per le mancate restituzioni, va infatti aggiunta la cifra versata al fondo dagli eurodeputati del M5s, pari a 606mila euro, come certificato dallo stesso blog giorni fa. E a questa si somma il totale dei rimborsi arrivati dalle Regioni: le stime sono approssimative ma si parla di oltre 500mila euro. Il tutto fa quindi aumentare la forbice tra quanto dichiarato dai parlamentari sul sito tirendiconto.it e quanto arrivato, in concreto, dai bonifici.

Il Pd ne approfitta e paragona Di Maio a Bettino Craxi: “Ricorda Bettino Craxi che aveva definito Mario Chiesa, ‘un mariuolo'”, affonda il leader dem.