M5S No austerità: Taverna 17.571 euro di telefono, Lezzi 119.250 di alloggio…

di Lucio Fero
Pubblicato il 4 Marzo 2019 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA
M5S Niente austerità: Taverna 17.571 euro di telefono, Lezzi 119.250 di alloggio...

M5S No austerità: Taverna 17.571 euro di telefono, Lezzi 119.250 di alloggio… (foto d’archivio Ansa)

ROMA – M5S No austerità, si sapeva che la linea era quella. Ma che l’ammazza austerità fosse applicato con tale rigore e coerenza, da subito e già in casa propria no, non si sapeva. E a leggere quanto parlamentari e ministri M5S siano anti austerità c’è da non credere, da dubitare. Eppure, se La Repubblica per la firma di Alessandra Ziniti riporta il vero, ministri e parlamentari M5S nell’esercizio delle loro funzioni pubbliche al servizio del popolo sono tutt’altro che austeri.

Scrive La Repubblica, (adducendo come fonte tra le altre il sito www.maquantospendi che a sua volta dice di riprendere da www.tirendiconto), che Paola Taverna ha speso (legittimamente speso s’intende) 17.571 euro di telefono e 20.051 euro di carburante e 14.381 euro di taxi in cinque anni. Fanno circa 3.500 euro l’anno di telefono (su un solo telefono, quanti telefoni?) e circa 480 chilometri al giorno di percorrenza in auto. Più un tremila euro circa di taxi l’anno. Grande mobilità, grande comunicazione. Non si rileva neanche la più minima traccia di austerità.

Sempre secondo le stesse fonti, Barbara Lezzi ministro M5S ha legittimamente speso 27.258 euro in carburanti e 3.140 euro in bus o metro (l’auto ministeriale verrà dopo). Soprattutto Barbara Lezzi ha speso 119.250 euro in alloggio (risiede fuori Roma e a Roma l’alloggio costa, se non austero arriva…in questo caso a circa duemila al mese). Altre spese della Lezzi: 27.569 euro di cibo, esclusi i pranzi e cene di lavoro. Alla faccia dell’austerità, che mai più sieda al nostro tavolo.

Si segnalano per l’impegno anti austerità anche l’eletto Ciampolillo (28mila di taxi), l’eletta Marta Grande (131 mila di alloggio) e l’eletta Laura Castelli (26.825 di taxi). Si segnala anche che i nomi più noti e più importanti di M5S battono la fiacca nello spendere e nel contrastare, estirpare la mala pianta dell’austerità: Di Maio ha speso solo 4.423 euro di telefono. Nella lotta all’austerità Di Maio un lavativo al confronto della stakanovista Taverna. 

Si segnala anche che M5S ha bollato e bocciato il tutto come fake news, balla, bugia. E che così facendo ha indotto/costretto La Repubblica a rettificare non poco: nella prima stesura dell’articolo le spese, alcune delle spese, erano attribuite su base annuale e non su cinque anni. C’è una bella differenza e con tutta evidenza La Repubblica per diciamo fretta aveva trascurato la plausibilità (diecimila al mese un affitto?). Però non tutto è fake o semplicemente sbagliato, i numeri sono quelli e anche su cinque anni diventano normali, assolutamente normali per un ceto politico universalmente, trasversalmente poco o per nulla austero, soprattutto se si tratta delle seconde, terze e quarte fila dei partiti.

Fonte Repubblica.