M5s, Pizzarotti non più ribelle: il sindaco benedice Di Maio e Beppe Grillo lo riabilita

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Luglio 2014 - 23:50| Aggiornato il 11 Luglio 2014 OLTRE 6 MESI FA
M5s, Pizzarotti non più ribelle: il sindaco benedice Di Maio sul blog e Grillo lo riabilita

Federico Pizzarotti e Beppe Grillo (LaPresse)

ROMA, 10 LUG – Federico Pizzarotti ‘benedice’ Luigi Di Maio; Beppe Grillo ospita sul blog un intervento del sindaco ‘ribelle’ di Parma e, a sorpresa, lo riabilita agli occhi dei militanti. Due episodi che, fino a qualche settimana fa, sarebbero apparsi impossibili; eppure è la prova che gli equilibri interni al M5S sono cambiati.

L’ala istituzionale dei cinquestelle, quella pronta al confronto parlamentare con le altre forze politiche, sta prendendo il sopravvento sugli intransigenti. I “talebani”, come venivano definiti i fedelissimi di Gianroberto Casaleggio e Grillo, appaiono invece finiti in disgrazia agli occhi degli stessi cofondatori del movimento al punto che nello staff non manca chi imputa alla loro condotta la debacle alle Europee. E’ uno scenario complesso, per molti aspetti caotico ed in continua evoluzione, all’interno del quale Di Maio sembra voler svolgere un ruolo di mediatore. Il vicepresidente della Camera sta provando a ricompattare tutte le anime del movimento. Così in questi giorni lo si vede in Transatlantico mentre conversa con i rappresentanti delle varie ‘fazioni’: dal ribelle Walter Rizzetto fino al tranquillissimo Mattia Fantinato.

In questa chiave vanno letti anche i suoi rapporti con Pizzarotti. Una “santa alleanza” con la benedizione dei diarchi Grillo-Casaleggio per evitare un sfilacciamento interno dopo il ko alle ultime elezioni. Di Maio, in passato, non ha avuto un atteggiamento duro nei confronti del sindaco emiliano, anche quando quest’ultimo si trovava sulla soglia dell’espulsione perché accusato da Grillo e Casaleggio di non aver fatto abbastanza nella gestione dell’inceneritore di Parma. I due leader, inoltre, non gradivano i rapporti che Pizzarotti intratteneva con una frangia di “ribelli” (a volte prendendone la difesa), temendo si potesse creare una pattuglia di dissidenti anche tra i parlamentari emiliani.

Ora, tutto sembra alle spalle. Pizzarotti, mercoledì 9 luglio a cena a Roma con un gruppetto di parlamentari in odore di scomunica ed oggi 10 luglio impegnato con l’Anci, difende Di Maio da chi lo accusa di protagonismo e benedice la sua presenza nella delegazione M5S che incontrerà il Pd per la legge elettorale: “Dal mio punto di vista, Di Maio è la persona più adatta per condurre la trattativa – spiega – E’ il vicepresidente della Camera e questo gli attribuisce un profilo istituzionale adeguato”. Il diretto interessato non replica, forse per non attirarsi l’inimicizia di chi vede ancora nel sindaco parmense un nemico da combattere.

Ma dal blog di Grillo arriva a sorpresa una riabilitazione del ‘ribelle’ Pizzarotti: nessuna parola di elogio ma solo la presenza di un articolo dello stesso sindaco con il quale spiega i tentativi di bloccare l’inceneritore cittadino. Proprio su questo tema, Casaleggio in una intervista aveva duramente attaccato Pizzarotti. L’undici giugno Grillo aveva rincarato la dose ospitando un post di accuse del consigliere comunale di Bologna Max Bugani al primo cittadino ducale. E’ passato poco meno di un mese ma già appare molto lontano. .