M5S, come facevano le mele marce: bonifico, poi annullo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2018 - 09:32 OLTRE 6 MESI FA
M5S, come facevano le mele marce: bonifico, poi annullo

M5S, come facevano le mele marce: bonifico, poi annullo

ROMA – Il meccanismo è semplice: ogni mese i parlamentari M5S si sono impegnati a restituire metà di quanto percepito, tramite un bonifico destinato a un fondo per il microcredito (per sostenere le piccole e medie imprese). Sul sito www.tirendiconto.it ogni deputato pubblica il suo rendiconto personale, con tanto di copia dei bonifici con le cifre restituite. E il meccanismo delle “mele marce” (così Di Maio ha chiamato i parlamentari che non restituiscono i soldi) è altrettanto semplice: fare il bonifico, fargli una foto e annullarlo subito dopo. In questo modo il bonifico risulta fatto, con tanto di foto che lo testimonia, ma i soldi non partono. Questo il procedimento usato da alcuni parlamentari 5 stelle.

La denuncia parte proprio da un esponente 5 Stelle a Le Iene che preferisce rimanere anonimo e che spiega come il totale dei soldi finiti sul fondo è molto inferiore da quella che risulta dalla somma di quei bonifici. Perché? Ecco svelato il mistero: perché alcuni di quei bonifici sono falsi. Ovvero: i parlamentari danno disposizione per effettuare il bonifico, pubblicano il rendiconto, e poi, entro 24 ore, annullano il bonifico stesso.

La fonte anonima fa i nomi di Andrea Cecconi, capogruppo alla Camera e capolista nelle Marche, che nel suo collegio deve sfidare l’ex Ministro dell’Interno Minniti: risulta che abbia fatto undici bonifici per un totale superiore a 21mila euro. Ma di quei soldi non c’è traccia. “Non è vero, li ho effettuati – sostiene ai microfoni della trasmissione – Se qualcuno avesse fatto qualcosa del genere sarebbe un disonesto”. L’altro nome è quello di Carlo Martelli, capolista in Piemonte: in questo caso i bonifici sarebbero venti per un importo di 76mila euro.

Ma tra i parlamentari arrivano le prime ammissioni. “Mi considero autosospeso dal M5s per tutelare anche la mia serenità personale e familiare”, annuncia il senatore Maurizio Buccarella sulla sua bacheca Facebook dove spiega: “Ho appena inviato all’assistenza di Tirendiconto i bonifici esitati degli ultimi tre mesi del 2017 (tot.12.292,75 euro), finora pubblicati sul sito in forma di mero ordine di disposizione. Relativamente agli ultimi due mesi di novembre e dicembre avevo fatto una leggerezza, però: avevo revocato i due bonifici”. Buccarella spiega di aver “revocato i due bonifici lo stesso 31 gennaio 2018 perché credevo di poter chiudere quel conto corrente nei giorni immediatamente successivi, cosa che invece non ho fatto (anche per essere stato tre giorni a Roma per i lavori della commissione) e di cui non mi sono premurato di avvertire l’assistenza di Tirendiconto o altri del Movimento”. Tuttavia “in data odierna (12 febbraio) mi risulta che quelle somme sono state accreditate sul Fondo, dopo bonifici disposti da altra banca”.