M5s: scacco matto in 10 mosse all’Europa e all’Euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2014 - 14:23 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo

Beppe Grillo

ROMA Il Sole 24 Ore riassume (questo il link originale) il programma del Movimento 5 Stelle per le europee. No al fiscal compact, cioè al reciproco impegno dei paesi europei di portare i rispettivi debiti pubblici entro la soglia del 60% in 20 anni o più, a secondo dell’andamento economico.

No al pareggio di bilancio, cioè all’impegno scritto nella Costituzione di molti Stati, tra cui la Germania e adottato anche dal parlamento italiano, di avere a fine bilancio anno per anno un sostanziale pareggio (ammesso uno 0,5 di scostamento o scostamenti più ampi in caso di gravi crisi economiche o calamità naturali).

No al rispetto del limite del 3% come rapporto tra deficit annuo e debito pubblico complessivo.

Referendum sull’euro, cioè sulla permanenza o meno dell’Italia nella moneta unica.

Eurobond, cioè titoli di debito pubblico europei sottoscritti e garantiti dai bilanci di tutti gli stati (la Germania garantisce per Italia e viceversa).

Lavoratori precari con indennità, cioè i lavoratori con contratto a termine devono essere pagati di più per compensare il rischio di non avere un posto fisso.

Più soldi europei a contandini e agricoltori.

Più soldi per l’immigrazione. Diritto d’asilo solo per quanti ne hanno davvero bisogno

Web tax da definire a livello europeo.

Tobin tax da introdurre a livello europeo.

Decimo e ultimo punta che riguarda l’Europa fino a un certo punto, il M5s non si schiera per la  parità di genere nelle liste elettorali.

I punti forti, i veri comandamenti del decalogo sono comunque quindi i no a tutte le regole economiche e gli impegni dei trattati tra gli Stati che tengono in piedi l’unione economica e la moneta unica.