Marianna Madia-Francesca Pascale, gelato di sinistra, calippo di destra?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2014 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA
Madia-Pascale, gelato e calippo: la differenza c'è e si vede

Madia-Pascale, gelato e calippo: la differenza c’è e si vede

ROMA –Madia-Pascale, gelato e calippo: la differenza c’è e si vede. Quella sequenza di 4 scatti, un po’ sfocati perché rubati all’ignaro ministro Marianna Madia sorpreso in macchina con il marito mentre si gusta un cono gelato.

Se è vero che non c’è altro modo di gustarsi un gelato se non leccandolo, c’è modo e modo di leccare un gelato e la leccata di Marianna Madia non è consona a un ministro della Repubblica e giustifica la rivolta da destra per il diverso trattamento riservato alla Madia alla Francesca Pascale.

Il web si è scatenato: una pioggia di commenti indignati all’indirizzo del direttore di Chi, Alfonso Signorini. Non sono le foto ad indignare (dov’è la notizia? –  si chiede il Secolo XIX): è il titolo, “Il ministro ci sa fare col gelato”, apertamente sessista e volgarmente allusivo. Seguito da didascalia illuminante: la didascalia: “Con il marito si concede… una pausa di piacere”.

Signorini però si è subito difeso su twitter: “Calippo sì, gelato no? #duepesiduemisure”. Per poi insistere: “Chi oggi si indigna per la Madia ha marciato per anni sul calippo della Pascale“.

Il calippo si riferisce al noto ghiacciolo reso più famoso dalle immagini di una giovane Francesca Pascale intenta a succhiarlo quando faceva parte del programma Telecafone in Campania. Le immagini erano tanto volgari che la giornalista Beatrice Borromeo si sente autorizzata a apostrofare Francesca Pascale con questa elegante allocuzione:

“Leccavi calippo pretendendo fosse pisello”

Francesca Pascale, attuale fidanzata di Berlusconi e dirigente di Forza Italia, oggi, fa la superiore e, pur riconoscendo l’ingiustizia di una indignazione a senso unico, sostiene che Signorini ha sbagliato perché “ha offeso le donne, quindi ha offeso anche me”.

Tuttavia, resta l’impressione che il gelato di Madia faccia il paio con anni di rappresentazione sessista di diverse donne impegnate in politica con Berlusconi: l’elenco è lungo, da Carfagna a Gelmini, dalla Minetti alla Santanché, dalla Prestigiacomo alla Brambilla, per non dire della stessa Pascale impiccata a quel calippo anche ora che ha un ruolo importante nel partito.

Intanto ha preso avvio l’indagine dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, fioccano i comunicati delle associazioni femminili e le reazioni delle donne di partiti e istituzioni (Puppato, Pollastrini, Boldrini, Camusso ecc…) che sostengono che cono e gelato non siano la stessa  non solo alla percezione del gusto.