Il Pdl e la “strategia del magnete”: attrarre parlamentari per ogni voto in aula

Pubblicato il 6 Aprile 2011 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Francesco Verderami sul Corriere della Sera la chiama “la strategia del magnete”: è la capacità del Pdl di “attrarre” parlamentari di altri schieramenti al momento del voto in aula. E’ successo anche in occasione della votazione, tenutasi alla Camera dei Deputati, sul conflitto di attribuzione del processo Ruby.

Che il “gioco” vada avanti già da un po’ di tempo (secondo Verderami tutto cominciò col voto di sfiducia del 14 dicembre) lo ha confermato anche il segretario del Pri, Francesco Nucara, uno di quelli che votò la fiducia a favore del premier: “Da mesi” questi parlamentari “hanno stretto accordi ma sono stati invitati a restare dove sono fino a nuovo ordine”.

Infatti, come ha spiegato Verderami, il coordinatore del Pdl Denis Verdini aveva anticipato l’esito del voto: “Vinceremo con uno scarto di dodici deputati”.

Il Pdl deve poi pensare all’equilibrio di forze con la Lega nella coalizione di centrodestra: infatti, ha sottolineato Verderami, il partito di Umberto Bossi non ha interesse a far cadere il governo per due motivi: in primis perché vuole “portare a casa il federalismo fiscale” e poi perché ha ottenuto molti candidati in Emilia Romagna in vista delle prossime elezioni amministrative.

Proprio in vista delle amministrative, il centrodestra è dato ancora come favorito rispetto al centrosinistra, perché attualmente governa solo 4 delle 11 province e 10 dei 30 comuni capoluogo chiamati alle urne: come dice Verderami, basterà aumentare questi numeri per permettere al centrodestra di “cantare vittoria”.