Il federalismo allontana maggioranza e Terzo polo. Casini: “Votiamo contro”, Bossi: “Niente accordi, e Fini si dimetta”

Pubblicato il 26 Gennaio 2011 - 13:44 OLTRE 6 MESI FA

Pier Ferdinando Casini

ROMA – Si allontana l’ipotesi di un accordo tra la maggioranza e il cosiddetto “Terzo polo”: lo strappo definitivo potrebbe consumarsi sul terreno del federalismo. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha infatti detto che il suo schieramento “voterà contro”, e il numero uno del Carroccio, Umberto Bossi, ha risposto che saranno fatti accordi “solo con chi lo vota”. Inoltre il ministro delle Riforme ha aggiunto che Fini “dovrebbe dimettersi”.

Bossi ha anche “scaricato” la sui militanti la scelta di questa posizione: ”E’ la base della Lega che va convinta, mica devono convincere me. Io non posso decidere per fare accordi elettorali”, spiega il Senatur. ”Ma questo – sottolinea – non significa che con chi vota il federalismo si apre automaticamente ad accordi”, come a dire che il via libera al federalismo è una condizione necessaria ma non sufficiente per stringere qualsiasi tipo di accordi con il Carroccio.

Dal canto suo, Casini aveva detto che il decreto, “così com’è rischia di dare il colpo finale all’autonomia dei Comuni”.

Sul federalismo è tornato a esprimersi anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, secondo il quale “non è un salto nel vuoto, è un passaggio verso l’Europa, un passaggio fondamentale che non si chiude, ma che si apre adesso”.