Malavasi: “Governo Monti pensi prima alla delega fiscale”

Pubblicato il 14 Novembre 2011 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Delega fiscale, riforma delle pensioni e patrimoniale per lo sviluppo. Per Ivan Malavasi, leader di turno di Rete Imprese Italia, sono queste le misure che il governo Monti dovrebbe prendere.

Intervistato dalla Stampa, Malavasi sottolinea la mecessita’ di ”portare a termine la delega fiscale entro giugno prossimo. Se questo obiettivo non venisse centrato – spiega – la stessa manovra prevede delle clausole di salvaguardia che imporrebbero automaticamente l’aumento dell’Iva di un ulteriore punto e la riduzione del 10% di deduzioni e detrazioni fiscali che si tradurrebbero per il contribuente in un esborso di 230 milioni”.

Gli obiettivi della riforma fiscale, dice il presidente della Confederazione nazionale dell’artigianato, sono due: ”il primo e’ l’equita’; il secondo e’ che si indichi un percorso capace di condurre ad una riduzione graduale del prelievo fiscale, anche attraverso la lotta all’evasione”.

In tema di pensioni, ”il governo uscente ha gia’ stabilito un innalzamento dell’eta’ pensionabile a 67 anni nel 2026. Noi temiamo che questa data debba essere anticipata”, dichiara Malavasi, che chiede anche uno sfoltimento delle procedure burocratiche per le imprese.

Quanto allo sviluppo, ”servono misure e non a costo zero. Per questo – afferma – noi ipotizziamo una patrimoniale a tempo, per alcuni anni, dello 0,7 per mille, da gravare sui patrimoni oltre il milione di euro e che non siano funzionali all’impresa. Questa misura darebbe un gettito di 6 miliardi all’anno da spendere per la riduzione del cuneo fiscale”.