Malpensa: tamponi solo ai lombardi. Resto d’Italia? Si infetti pure…

di Lucio Fero
Pubblicato il 20 Agosto 2020 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA
Malpensa aeroporto: tamponi solo ai lombardi. Resto d'Italia? Si infetti pure...

Malpensa: tamponi solo ai lombardi. Resto d’Italia? Si infetti pure… (Foto d’archivio Ansa)

Malpensa aeroporto internazionale, qui sbarcano ogni giorno migliaia di italiani e stranieri diretti in ogni parte d’Italia.

Ma internazionale e neanche nazionale è la logica e l’orizzonte del governo regionale della Lombardia che da stamane intensifica i tamponi allo sbarco.

Ma tamponi solo per i lombardi, per i residenti in Lombardia. Gli altri vadano pure, anche se infetti. Alla Lombardia non interessa fermarli, che infettino pure il resto d’Italia.

AUTONOMIA, CIOE’ CECITA’ OTTUSA?

E’ di appena ieri la firma del cosiddetto “patto anti inciucio” tra Meloni, Salvini e Berlusconi. Tra i pilastri dell’accordo l’autonomia delle Regioni tanto cara alla Lega e totem e pietra filosofale dei governi regionali di Lombardia e Veneto soprattutto. Autonomia, cioè? Cioè fino a ieri l’idea che ognuno tenesse le sue tasse per se stesso (non però la spesa pubblica). Autonomia che da oggi gode anche di una esemplificazione in materia sanitaria.

Difficilmente poteva essere più ottusa, difficilmente poteva essere appunto più esemplificativa di un territorialismo boomerang.

CORONAVIRUS REGIONALE?

Dunque secondo disposizioni sanitarie lombarde a Malpensa aeroporto tamponi per evitare che contagiati possano contagiare in Lombardia. Resto d’Italia? Chi se ne frega. Passino pure, niente tampone per chi non è lombardo. Come se poi l’eventuale diffusione in Piemonte, Liguria, Lazio, Toscana, Puglia, Campania…non ritornasse come boomerang anche sui cittadini lombardi.

Come se, fatti uscire senza controllo e tamponi i cittadini di altre Regioni (Stati, Nazioni?) transitati per Malpensa, poi la Lombardia potesse blindare, chiudere i suoi confini (di Stato?) alla circolazione delle persone. 

Tampone solo ai lombardi è una idiozia sanitaria: i residenti in altre parti d’Italia eventualmente infettivi poi ovviamente potranno circolare anche in Lombardia e altrettanto faranno i lombardi in ogni parte del paese.

Tamponi solo ai lombardi oltre che idiozia sanitaria è anche arroganza politica: gli amministratori lombardi nel disporre così hanno tenuto la rotta dello loro stella polare, quella che indica l’unica destinazione che conoscono, quella della propaganda.

MALATI DI PROPAGANDA

La stessa propaganda obiettivo primo se non unico che li ha guidati per mesi quando ogni giorno in apposite conferenze stampa/comizi hanno raccontato che nulla sul pianeta Terra andava meglio ed era più efficiente e sicuro della situazione lombarda riguardo al coronavirus.

Ma ora c’è perfino qualcosa di più in questa dei tamponi solo ai lombardi, c’è la declinazione della ideologia della terra e del sangue perfino in materia di prevenzione sanitaria, c’è potente l’eco del “prima i lombardi” mutuato dal “prima gli italiani” e c’è soprattutto l’insipienza di un ceto politico e amministrativo che si vorrebbe affidabile e pragmatico: a che serve individuare mediante tampone i contagi solo con carta di identità lombarda? A nulla, visto che la Lombardia non ha poi frontiere da chiudere agli “stranieri italiani”. Serve solo alla retorica maligna del virus “straniero” e discende solo per via diretta dai fondi amari del caffè finto dolce che si vuole servire chiamandolo autonomia: non il far da sé ma il far solo per sé.