Manifestazione Fiom: da Paola a Mirko, i volti di chi ha sfilato per il diritto al lavoro

Pubblicato il 16 Ottobre 2010 - 18:13 OLTRE 6 MESI FA

Sono venuti da tutt’Italia, arrivati a Roma gia’ dalle prime ore del mattino con pullman, treno e macchina, e’ questo il popolo della Fiom che oggi ha manifestato nella capitale. Tante le tute blu ma oltre ai metalmeccanici in prima fila a piazza San Giovanni hanno sfilato tanti pensionati, dipendenti pubblici e anche qualche lavoratore autonomo. Molteplici sono, quindi, le storie incarnate dai volti della protesta, ma per tutti c’e’ una parola d’ordine, la ”difesa dei diritti” e c’e’ la volonta’ di non rimanere ”invisibili”. Non mancano i protagonisti delle vicende delle crisi aziendali piu’ note, come gli operai della Fiat di Melfi, licenziati ed ora reintegrati dal giudice, che oggi sono tornati a lamentarsi per l’impossibilita’ di tornare a lavorare attivamente in azienda.

Numerosi anche i dipendenti dell’ex-Eutelia (Agile), l’azienda in amministrazione straordinaria che vede a rischio circa 1.500 lavoratori. I lavoratori dell’Eutelia hanno sfilato con le ormai note maschere bianche simbolo della loro lotta e con le maglie nere con la scritta ”scomparsi”. Davanti al palco ha conquistato le file piu’ avanzate Paola Angeli, di Reggio Emilia. Paola, che monta rubinetti alle cucine, ha raccontato di essere stata per due anni in cassa integrazione, di avere vissuto con 700-750 euro. ”Lavoravo due-tre giorni al mese, e’ stata dura”. E aggiunge ”oggi l’azienda per cui lavoro, la Tecnogas, e’ stata comprata, ma e’ sempre difficile passare un periodo cosi’ lungo in cassa e con una figlia a carico”. Ha sfilato nel corteo partito da piazzale Partigiani Valerio di Udine, 61 anni. ”Sono stato un metalmeccanico, ho iniziato lavorando come carpentiere, ora sono un pensionato. E sono preoccupato perche’ vogliono toglierci la base dei nostri diritti”.

In una gremita piazza San Giovanni ha portato avanti le sue rivendicazioni anche Oscar Valentini di Terni, 57 anni, che lavora per l’Alcantara come ricercatore impegnato nell’ottimizzazione dei tessuti in microfibra, utilizzati per i rivestimenti di auto di lusso e per l’abbigliamento. ”La mia azienda non e’ in crisi, ha ottime relazioni industriali, ma risente di quello che sta accadendo nelle altre aziende, della contrazione dei diritti”. Ha preso parte alla manifestazione anche il pubblico impiego, Mirco Sighel, di 29 anni, dipendente statale venuto dal Trentino Alto Adige, che spiega: ”Stiamo dalla parte della Fiom, del sindacato che difende i diritti dei lavoratori. Ci hanno bloccato il rinnovo dei contratti, si tratta di un problema di dignita’. Per farci sentire dobbiamo andare sui tetti”.

La platea che oggi ha protestato nel centro di Roma e’ fatta anche di lavoratori non dipendenti, come Pino Ciano, di Tauria Nova, cittadina della Calabria vicino Rosarno: ”io sono lavoratore autonomo – ha sottolineato -, un radio-tecnico, e mi sento senza assistenza, abbandonato da una crisi che si fa sentire, quasi piu’ nessuno viene a riparare i televisori”.